L’Inter ritrova la Champions League e sulla strada per i quarti di finale c’è il Porto dell’ex Sergio Conceiçao. Simone Inzaghi presenta la sfida di San Siro. “Sappiamo che importanza hanno questi ottavi di finale. In appuntamenti di questo livello servirà la testa
Dovremo uscire da squadra dalle difficoltà. Il Porto è una squadra fortissima e viene da 10 vittorie di fila”. Sulla formazione: “Ho dei dubbi, ma non solo per la coppia d’attacco, chi giocherà a centrocampo, chi farà da quinto, chi in difesa. È il mestiere dell’allenatore”.
LA CONFERENZA STAMPA DI INZAGHI
Che cosa dovrà mettere in campo la squadra domani?
“Sappiamo che importanza hanno questi ottavi di finale. Mi vengono in mente le due partite dell’anno scorso col Real e col Liverpool o quelle con Bayern e Barcellona di quest’anno. Sono gare internazionali molto impegnative, in appuntamenti di questo livello servirà la testa. Dovremo uscire da squadra dalle difficoltà”.
Cosa pensa del suo amico Sergio Conceiçao?
“Sergio lo rivedo con molto piacere, è stato un ottimo compagno di squadra con cui ho condiviso vittorie alla Lazio. E’ un ottimo allenatore, sta facendo grandissime cose. Gioca un calcio fisico e tecnico, il Porto è una squadra fortissima e viene da 10 vittorie di fila. Ha giocatori di qualità, hanno un paio di giocatori in dubbio come noi o qualsiasi squadra ma indipendentemente da chi gioca Sergio è stato bravissimo a dare grande organizzazione alla squadra”.
La sfida si decide qui o a Oporto?
“Ci sono 180′, siamo davanti al nostro pubblico e vogliamo fare una gara di corsa e determinazione contro un avversario che contro le italiane ha fatto benissimo. Speriamo di invertire la tendenza”.
Con Conceiçao avete vinto tanti momenti di gioia. Cosa gli darebbe come consiglio per allenare in Italia?
“Siamo due allenatori abbastanza giovani, questa è la similitudine. Io l’ho incontrato casualmente a Roma un anno e mezzo fa, ci siamo salutati con grande piacere e lo rivedo con piacere domani. Sergio a livello professionale farà le scelte migliori per il suo futuro, sta facendo benissimo da tanto tempo al Porto e allena la squadra più titolata del Portogallo”.
Cosa le hanno insegnato i due ottavi Champions precedenti?
“Sono partite internazionali, un ottavo è diverso dalla gara del girone. Qui c’è andata e ritorno, dovremo affrontarla nel migliore dei modi: sappiamo le difficoltà oggettive che troveremo, l’avversario è abituato a fare queste partite, due anni fa è riuscito a battere il Chelsea che avrebbe poi vinto la coppa. Adesso viene da dieci vittorie consecutive, è un avversario di valore ma troverà un Inter che sta bene ed è in salute”.



