Istat: i nonni “salvano” le famiglie italiane dalla povertà

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“Per quasi 7 milioni e 400mila famiglie con pensionati i trasferimenti pensionistici rappresentano più dei tre quarti del reddito familiare disponibile e nel 21,9% dei casi le prestazioni ai pensionati sono l’unica fonte monetaria di reddito (oltre 2 milioni e 600mila di famiglie)” rileva l’Istat. Così facendo l’istituto di statistica conferma i dati del 2017, stabilendo che “la presenza di un pensionato all’interno di nuclei familiari ‘vulnerabili’ (genitori soli o famiglie in altra tipologia) consente quasi di dimezzare l’esposizione al rischio di povertà“.
“Ampia disuguaglianza di reddito”

“Nel 2018, i pensionati sono circa 16 milioni, per un numero complessivo di trattamenti pensionistici erogati pari a poco meno di 23 milioni. La spesa totale pensionistica (inclusa la componente assistenziale) nello stesso anno raggiunge i 293 miliardi di euro (+2,2% su variazione annuale)” dicono ancora i dati dell’Istat. “Il peso relativo della spesa pensionistica sul Pil si attesta al 16,6%, valore appena più alto rispetto al 2017 (16,5%), segnando un’interruzione del trend decrescente osservato nel triennio precedente”. Secondo tali dati, riferiti anche da Ansa, il 36,3% dei pensionati riceve ogni mese meno di 1.000 euro lordi, il 12,2% non supera i 500 euro. Un pensionato su quattro (24,7%) si colloca, invece, nella fascia di reddito superiore ai 2.000 euro”. Basandosi dunque sui dati del 2018, Istat descrive come “ampia la disuguaglianza di reddito tra i pensionati: al quinto con redditi pensionistici più alti va il 42,4% della spesa complessiva”.

Ilaria Paoletti