All’inizio di questa settimana, la presenza OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) con sede in Albania ha promosso un incontro di interscambio e condivisione paritetica di esperienze nei locali dell’Ambasciata d’Italia a Tirana
L’evento si è incentrato sulle modalità di svolgimento delle indagini finanziarie relative al riciclaggio di denaro messo in atto tramite l’utilizzo di criptovalute, un ulteriore fronte di necessaria cooperazione tra le Forze dell’ordine dei nostri due Paesi.
Il tavolo di lavoro ha riunito Procuratori e investigatori della Struttura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata (SPAK), assieme a funzionari della Polizia di Stato e dell’Agenzia di intelligence finanziaria della Repubblica d’Albania, per mettere a sistema le conoscenze e migliorare le strategie d’indagine.
Un gruppo di esperti italiani, tra cui Appartenenti al Nucleo specializzato su privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, guidato dal loro Comandante, nonché rappresentanti del Servizio di polizia postale della Polizia di Stato italiana e dell’Unità anticontraffazione dell’Arma dei Carabinieri, hanno offerto le proprie opinioni e considerazioni, discutendo metodi e tecniche per mettere in luce complessi reati finanziari legati alle valute digitali, fornendo ai colleghi albanesi una conoscenza operativa critica e valutativa.
L’organizzazione di questo evento è stata supportata dall’Ufficio di collegamento della Polizia italiana e dall’Ufficio del Direttore regionale della Guardia di Finanza per i Balcani sud-occidentali presso l’Ambasciata Italiana a Tirana. Si riafferma l’importanza dello sviluppo professionale continuo per potenziare le capacità delle Forze dell’ordine di affrontare le sfide poste dai moderni crimini economici e fiscali, come il riciclaggio ovvero l’occultamento di denaro tramite le criptovalute.
Foto di apertura: copyright Osce presence in Albania



