ITALIA E ALBANIA, L’ACCORDO SULLE PENSIONI APPRODA ALL’AULA DI MONTECITORIO

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L’inizio del nuovo anno promette bene dal punto di vista della cooperazione legislativa tra i due versanti dell’Adriatico in materia di reciproco riconoscimento di diritti lavorativi e tutele sociali: ieri ha infatti avuto inizio la discussione in linea generale del disegno di legge, di iniziativa del Governo Meloni, per la ratifica del trattato binazionale sottoscritto, nel febbraio 2024 a Roma, fra i Ministri degli Esteri di Italia, onorevole Antonio Tajani, e Albania, onorevole Igli Hasani

Febbraio 2024: la firma del trattato sulla sicurezza sociale e previdenziale fra Roma e Tirana da parte dei Ministri Tajani e Hasani 

Su relazione dell’onorevole Emanuele Loperfido, Deputato del Gruppo di maggioranza di Fratelli d’Italia, ha avuto inizio ieri pomeriggio, nell’Aula di palazzo Montecitorio, la sezione dibattimentale dedicata al definitivo recepimento tramite approvazione dell’intesa Italo Albanese in materia di sicurezza sociale e previdenziale, finalizzata al pieno ricongiungimento delle carriere previdenziali, contributive e professionali dei lavoratori di entrambi i Paesi che hanno prestato in tutto o in parte la propria opera nella Nazione diversa da quella di origine. Per queste persone, una volta divenuto vigente l’accordo, sarà riconosciuto il principio di portabilità dei contributi versati da un Paese all’altro in funzione della propria residenza, evitando il rischio di contenziosi o l’eventualità di dovere ulteriormente integrare di tasca propria i versamenti.

Un traguardo che i Governi di entrambi i Paesi hanno definito di portata storica, poiché lo stesso va a beneficio sia dei moltissimi lavoratori originari dell’Albania che hanno prestato la propria opera nel Belpaese, versando per decenni i relativi contributi, sia anche per i sempre più numerosi lavoratori italiani impegnati nel Paese delle Aquile come lavoratori dipendenti, manager o liberi professionisti.

Emanuele Loperfido, Fratelli d’Italia, relatore alla Camera del disegno di legge governativo dell’accordo previdenziale Italo Albanese

Il Relatore Emanuele Loperfido, in premessa, ha rilevato come il trattato in esame “si inserisca in un contesto caratterizzato da eccellenti relazioni politiche, economiche e commerciali bilaterali, favorite dalla prossimità geografica, dalla posizione strategica di vicinanza ai mercati dell’Unione europea, dalla forte integrazione economica e dalla prospettiva – fortemente sostenuta dall’Italia – dell’adesione dell’Albania alla UE”. In via generale, il Deputato ha aggiunto come l’intesa “miri a coordinare le legislazioni di sicurezza sociale dei due Paesi per migliorare la condizione dei lavoratori che si spostano tra di essi, e a regolare le prestazioni pensionistiche per vecchiaia e invalidità e le indennità di disoccupazione, malattia e maternità di coloro che esercitano o hanno esercitato un’attività subordinata o autonoma nei due Stati. In altri termini, l’accordo consentirà ai lavoratori Italiani e Albanesi di cumulare le carriere lavorative registrate nei rispettivi Paesi al fine di ottenere una pensione secondo le regole di ciascuno Stato. Al riguardo, va segnalato che, secondo i dati contenuti nella relazione illustrativa del provvedimento, alla data del primo gennaio 2023 i cittadini Albanesi residenti in Italia risultano essere 416.829 mentre i nostri Connazionali residenti in Albania 2.602”.

L’accordo si compone di un preambolo, di trentuno articoli e di un allegato. In particolare, per quanto riguarda l’Italia, esso si applica a campi quali: assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, le gestioni speciali dei lavoratori autonomi e la gestione separata dell’assicurazione generale obbligatoria; assicurazione per l’indennità di malattia; assicurazione contro la disoccupazione. L’accordo si applica alle persone che sono o sono state soggette alla legislazione di uno o di entrambi gli Stati contraenti, nonché ai loro familiari e superstiti.

La Presidente Elisa Spiropali con i Colleghi omologhi Lorenzo Fontana (Camera) e Ignazio La Russa (Senato)

Nello scorso autunno, in occasione della visita di Stato dell’onorevole Elisa Spiropali, Presidente del Parlamento della Repubblica d’Albania, a Roma, presso i colleghi e omologhi della Camera, onorevole Lorenzo Fontana, e del Senato, onorevole Ignazio La Russa, entrambi avevano confermato la determinazione dell’indirizzo di marcia impresso all’iter di approvazione del disegno di legge di ratifica adottato dal Governo Meloni e sottoscritto dai Ministri competenti Antonio Tajani (Esteri), Giancarlo Giorgetti (Bilancio), Orazio Schillaci (Sanità), Marina Elvira Calderone (Lavoro e politiche sociali) ed Eugenia Roccella (Politiche per la famiglia).

Geri Ballo a Montecitorio con il Relatore di maggioranza del ddl pensioni, Emanuele Loperfido 

Soddisfazione è stata infine espressa dalla dottoressa Geri Ballo, consulente italo albanese e animatrice, da diversi anni a questa parte, di iniziative sociali, popolari e politiche volte a sensibilizzare le Istituzioni di entrambi i Paesi, soprattutto quelle dell’Italia, sulla necessità di colmare una lacuna strategica nel corpus ordinamentale dei nostri due Stati.

Dir politico Alessandro Zorgniotti