ITALIA E ALBANIA, SÌ UNANIME DI MONTECITORIO AL TRATTATO SULLE PENSIONI

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Il via libera da parte dell’Aula della Camera dei Deputati, tramite l’approvazione corale dell’Assemblea con 273 voti favorevoli, proietta decisamente il disegno di legge, di iniziativa del Governo Meloni, verso Palazzo Madama, dove il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha già fornito ampie garanzie per un celere iter di definitiva ratifica di un accordo atteso dalle comunità di entrambi i Paesi e da centinaia di migliaia di lavoratori, autonomi e dipendenti, e pensionandi

Nel corso della trattazione del provvedimento, il relatore di maggioranza, onorevole Emanuele Loperfido, ha indirizzato un ringraziamento all’attivista diplomatica Geri Ballo, presente nella tribuna del pubblico e promotrice della precedente petizione normativa per il ricongiungimento contributivo e previdenziale

“Il voto che andiamo a esprimere oggi – ha esordito il Parlamentare nonché esponente di Fratelli d’Italia – interviene sulla ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica d’Albania firmato a Roma il 6 febbraio 2024. È importante sottolineare che esso si inserisce in un contesto di eccellenti relazioni politiche, economiche e bilaterali favorite dalla prossimità geografica, dalla posizione strategica prossima ai mercati dell’Unione Europea, dalla forte integrazione commerciale e dalla prospettiva, fortemente sostenuta dall’Italia, dell’adesione dell’Albania alla UE”.

“In tutta questa serie di azioni – ha proseguito l’onorevole Loperfido – è importante sottolineare l’azione svolta in modo costante, tramite la diplomazia parlamentare, dal collega che ha voluto dare spunto alla collaborazione tra la nostra Camera e il Parlamento dell’Albania, il collega Salvatore Deidda della Commissione trasporti che ha lavorato alacremente per fare in modo che questo sia soltanto uno dei primi passi per continuare a stringere rapporti tra il nostro Paese e il Paese porta dei Balcani. Nel momento in cui un atto viene approvato in modo unitario da parte di quest’Aula, nell’interesse della comunità albanese – e vedo qui presente tra le tribune una delle promotrici che ha contribuito a fare in modo che questo Accordo fosse sviluppato – può sembrare un po’ sgradevole che qualche partito voglia continuare a piantare delle bandierine. Perché, se è vero che è l’iter è iniziato durante la precedente legislatura di centrosinistra, non è un caso che questo Accordo si perfezioni in concomitanza con il periodo del Governo Meloni”.

Un Governo e un Premier – ha sottolineato il Relatore di maggioranza – che hanno dimostrato la volontà di operare per allargare l’Unione Europea ai Balcani, “e questo è proprio uno degli elementi fondamentali: fare in modo, grazie a questo tipo di accordo, di riconoscere sacrosanti diritti a quella forte comunità albanese presente in Italia che da anni contribuisce al nostro progresso economico, sociale e culturale e che rendeva giusto che oggi arrivassimo a questo punto decisivo”. Questo Accordo – ha concluso l’onorevole Loperfido – “non rafforza soltanto i legami tra i nostri due Paesi, ma rappresenta un riconoscimento della forte determinazione nel voler estendere ai Balcani e in particolar modo all’Albania il processo di allargamento dell’Unione Europea. Auspichiamo quindi una rapida approvazione da parte del Senato, per far sì che questa ratifica contribuisca a creare un futuro migliore per i lavoratori italiani e i lavoratori albanesi e le loro famiglie, promuovendo un miglioramento delle loro condizioni e garantendo loro stabilità e ulteriore consolidamento dei rapporti binazionali”.

Marina Elvira Calderone, ministro del lavoro e della previdenza sociale 

“Con l’approvazione da parte della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano – è il commento dell’attivista Geri Ballo – la legge approda al Senato, e noi come comunità promotrice faremo del nostro meglio per accelerare il procedimento di ratifica finale. Sono occorsi circa 6 mesi per il passaggio conclusivo a Montecitorio, adesso quello che vogliamo è un rapido iter a Palazzo Madama”. Dopo di che, l’Accordo diventerà pienamente vigente consentendo ai primi aventi diritto di richiedere e usufruire della pensione: “Migliaia di lavoratori, albanesi e in prospettiva anche italiani, vicini all’età pensionistica, ogni anno potranno beneficiare del valore economico totalizzato dei propri contributi previdenziali versati in epoche differenti nei due Stati. I due Istituti di previdenza sociale, ISSH per l’Albania e INPS per l’Italia, fin dalla firma dell’accordo si impegnano dal punto di vista tecnico a chiarire la vicenda dei versamenti contributivi effettuati dai lavoratori dell’uno e dell’altro Paese”.

L’accelerazione dell’iter si è resa necessaria in considerazione della crescente cooperazione fra Roma e Tirana, che sta portando a sempre più elevati interscambi lavorativi per gestire filiere industriali e commerciali complesse e per cogliere i maggiori incentivi messi a disposizione oltre Adriatico per diverse figure professionali.