La Commissione europea, nelle sue previsioni economiche invernali, ha alzato le stime sulla crescita per quest’anno allo 0,9% nell’area dell’euro e allo 0,8% nell’Ue, rispetto a 0,6% e 0,5% attesi rispettivamente in precedenza
Entrambe le aree sono ora destinate ad evitare per poco la recessione tecnica che era stata prevista per la fine dell’anno: l’attesa di crescita nel 2024 è dell’1,5% nell’eurozona e dell’1,6% nell’Unione. Si definisce in recessione tecnica uno Stato dove per due trimestri consecutivi il prodotto interno lordo (pil) risulti in calo.
La Commissione ha inoltre ridotto le proiezioni sull’inflazione, attesa al 5,6% nel 2023 per l’eurozona (6,4% nell’Ue) e al 2,5% nel 2024 (2,8% nell’Ue). Nelle precedenti previsioni economiche d’autunno l’inflazione era attesa al 6,1% nell’eurozona (7% nell’Ue) nel 2023 e al 2,6% nel 2024 (3% nell’Ue).
Il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, in conferenza stampa, ha detto che “la domanda interna potrebbe risultare superiore alle previsioni se i recenti cali dei prezzi del gas all’ingrosso si trasmettessero con maggiore forza ai prezzi al consumo e se i consumi si dimostrassero più resistenti”. Ha inoltre affermato che terminerà “ragionevolmente” alla fine di quest’anno la clausola di salvaguardia che sospende il Patto di stabilità, l’accordo in vigore dal 1999 che impone un limite al 3% del pil al disavanzo pubblico (la differenza negativa tra entrate e uscite dello Stato) e un debito non superiore al 60%, sempre in rapporto al pil. “L’economia europea ha mostrato una notevole forza l’anno scorso – ha aggiunto – e la performance di quest’anno è destinata a essere migliore delle aspettative dello scorso autunno. Dobbiamo mostrare la stessa determinazione e ambizione degli ultimi tre anni quando si tratta di affrontare con risposte comuni le sfide che abbiamo di fronte oggi”.
Riferendosi poi specificamente all’Italia, Gentiloni ha spiegato che “la crescita si è contratta marginalmente nell’ultimo trimestre del 2022, ma si prevede che quest’anno si riprenda gradualmente e che si eviti una recessione tecnica per il 2023. Il Pil reale dovrebbe crescere dello 0,8% grazie alla domanda privata ma anche ai progetti di investimento pubblico inclusi nel Piano di ripresa e resilienza del paese. Le prospettive del pil per il 2024 rimangono praticamente invariate rispetto all’autunno con una crescita prevista all’1%”.



