“La determinazione del presidente Trump a raggiungere un accordo di pace è fondamentale. L’Ue e i nostri partner europei hanno lavorato per coordinarsi con il presidente Trump prima dell’incontro in Alaska.
Ma la dura realtà è che la Russia non ha alcuna intenzione di porre fine a questa guerra in tempi brevi. Anche mentre le delegazioni si incontravano, la Russia ha lanciato nuovi attacchi contro l’Ucraina. Putin continua a trascinare i negoziati e spera di farla franca. Ha lasciato Anchorage senza assumersi alcun impegno per porre fine alle uccisioni.
Gli Stati Uniti hanno il potere di costringere la Russia a negoziare seriamente. L’Ue collaborerà con l’Ucraina e gli Stati Uniti affinché l’aggressione della Russia non abbia successo e la pace sia sostenibile. Mosca non porrà fine alla guerra finché non si renderà conto di non poterla continuare. Pertanto, l’Europa continuerà a sostenere l’Ucraina, anche lavorando a un 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia
. La sicurezza europea non è negoziabile. La vera causa della guerra è la politica estera imperialista della Russia, non un immaginario squilibrio nell’architettura di sicurezza europea”. Così su X (Twitter) l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas.


