L’ambasciatore britannico a Tirana, sua eccellenza Alastair King-Smith, ha tracciato nei giorni scorsi, nel corso di una intervista con il celebre giornalista Sokol Balla, un bilancio a consuntivo degli effetti degli investimenti del Regno Unito nell’Albania settentrionale, annunciando come più che probabile l’arrivo quest’anno di circa mezzo milione di turisti da oltre Manica, più del doppio rispetto agli anni passati
“La visita del Primo ministro Edi Rama a Londra, nel marzo del 2023, ha rappresentato un vero punto di svolta e di cambiamento, e il comunicato congiunto definisce sia il lavoro a favore dell’immigrazione legale, sia la promozione degli investimenti nelle contee albanesi del Nord. Interventi coerenti con l’istruzione, con la cultura e con il partenariato nel campo della difesa e della giustizia. Adesso è elevato il potenziale nel campo delle start-up, del business e anche nel turismo. Quest’anno si prevede l’arrivo di quasi mezzo milione di turisti britannici, più del doppio dell’anno scorso. Questa sarà una componente importante del nostro partenariato binazionale, assieme agli Albanesi che si recano nel Regno Unito per dare lì il proprio importante contributo”, ha evidenziato l’onorevole King Smith.
L’ambasciatore di Sua Maestà ha riaffermato il ruolo strategico dell’amicizia fra i due Governi, Stati e Popoli, nonché il proprio orgoglio motivato dalla circostanza che “negli ultimi tre anni siamo riusciti a concentrarci sul Nord dell’Albania, investendo per il Paese e a sostegno dei giovani per prevenire lo spopolamento: abbiamo fornito competenze pratiche e favorito opportunità di lavoro e crescita di imprese e imprenditori con diverse opzioni per l’avvenire delle nuove generazioni. Per me, le visite al Nord e in tutto il Paese sono state il fattore più appagante”.
Evidenziando infine i risultati più che tangibili nel settore della lotta al traffico di esseri umani, sua eccellenza King Smith ha confermato che il nuovo Governo del Regno Unito, a guida laburista, si impegna a proseguire lungo la stessa linea della buona prassi del modello di cogestione dei flussi migratori.





