La piazza di Letta e Nardella non è una piazza di pace
Potere al popolo! aderisce alla manifestazione contro l’invasione russa dell’Ucraina e contro la guerra di venerdì 11. Non aderiremo invece a quella convocata da Nardella e Letta per il giorno successivo, che è una manifestazione PER LA GUERRA travestita da manifestazione per la pace.
Il PD, che è al Governo del paese, ha approvato infatti l’invio di armi in Ucraina, obbedendo ossequiosamente alle richieste dell’alleato più potente, gli USA, che intendono “sirianizzare” il conflitto. La via diplomatica, quella che tutti gli stati europei dovrebbero impegnarsi a seguire, vede l’Europa totalmente defilata in questo momento, mentre stati non propriamente pacifisti come la Turchia e Israele si sono detti favorevoli a una mediazione.
L’unica via che il nostro paese può perseguire è quello di una via diplomatica che consenta di eliminare i fattori politici alla base di questo conflitto (a partire dall’espansione della Nato a Est e dall’assenza di un trattato di sicurezza europeo). Se l’appartenenza alla Nato è un ostacolo alla pace, ebbene occorre uscire dalla Nato e abbandonare al passato al quale appartiene questa alleanza.
Contatti: 3405938661
LE ARMI DEVONO TACERE: SOLO QUESTO PUÒ PORRE FINE ALLA GUERRA
Venerdì 11 marzo, 17:30, Manifestazione cittadina, Piazza Santissima Annunziata, Firenze
Condanniamo fermamente l’aggressione della Russia all’Ucraina, che porta morte, distruzione e sofferenze alla popolazione civile, e che non può trovare giustificazione alcuna.
Siamo fermamente contrari a qualunque espansione della NATO, che provoca tensioni e conflitti in Europa come in altre parti del mondo; la NATO ha continuato ad allargarsi verso l’est Europa nonostante gli accordi presi dopo la fine del Patto di Varsavia.
Riteniamo inaccettabile la decisione del governo e del parlamento italiani per l’invio di aiuti militari, in netto contrasto con l’art.11 della nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e di risoluzione delle controversie internazionali”.
L’invio di armi in Ucraina espone il nostro Paese a un grave rischio, ponendolo in una condizione di possibile cobelligeranza, che nell’escalation potrebbe comportare pericoli devastanti, data la presenza di testate nucleari nelle basi NATO italiane.
Condanniamo la posizione dell’Unione Europea, che invece di adoperarsi per una soluzione del conflitto alza il livello dello scontro inviando truppe e armamenti nella zona di guerra.
Denunciamo i gravissimi danni ambientali della guerra, già da otto anni causa del forte inquinamento dei terreni agricoli in Donbass, danni che si moltiplicheranno soprattutto per i paesi con forte dipendenza energetica come il nostro, in cui Draghi parla addirittura di riapertura delle centrali a carbone.
CHIEDIAMO
– l’immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe dall’Ucraina
– la ripresa di trattative, a partire dagli accordi mai rispettati di Minsk del 2014, che prevedevano l’impegno dell’Ucraina a garantire l’autonomia delle regioni di Doneck e Lugansk e la tutela della popolazione russofona
– una soluzione diplomatica del conflitto nel contesto e con la presenza di organismi internazionali, che garantiscano la sicurezza di tutte le parti e l’autodeterminazione di tutte le popolazioni coinvolte
– che l’Unione Europea eserciti ogni sforzo per realizzare una vera trattativa tra le parti, e non invii aiuti militari
– protezione, assistenza, diritti alla popolazione di tutta l’Ucraina, senza distinzione di lingua cultura e generi, con particolare attenzione alla comunità LGBTQIA+ Ucraina. Accoglienza per i profughi di tutte le guerre, senza distinzione di nazionalità
– sicurezza condivisa e disarmo come uniche soluzioni alla guerra
– un’Europa senza armi nucleari dall’Atlantico agli Urali
– il ritiro di formazioni armate straniere, milizie armate e mercenari stranieri dalla zona di conflitto
Il prezzo di questa guerra, anche in termini economici, verrà pagato dalle popolazioni di tutta Europa. Le cittadine e i cittadini italiani pagheranno l’aumento degli investimenti in armi con una ulteriore penalizzazione dei servizi essenziali (sanità, scuola, trasporti) e con aumenti insostenibili del costo della vita.
L’intensificarsi dello scontro armato porterà profitti enormi solo all’industria bellica
FERMIAMO LA GUERRA IN UCRAINA
FERMIAMO TUTTE LE GUERRE NEL MONDO
FERMIAMO TUTTE LE GUERRE NEL MONDO
MANIFESTIAMO IN CORTEO A FIRENZE!
venerdì 11 marzo ore 17,30
p.zza SS.Annunziata
venerdì 11 marzo ore 17,30
p.zza SS.Annunziata
Assemblea cittadina contro la guerra – Firenze



