LA BANCA D’ALBANIA SFIDA L’INFLAZIONE RAFFORZANDO LA MONETA (E I MERCATI INTERNI)

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Conferenza stampa del Governatore Gent Sejko: “La priorità è ricondurre il livello generale dei prezzi a una soglia fisiologica del 3 per cento entro il 2023, garantendo al sistema produttivo la liquidità necessaria alla capacità di investimento delle aziende e di acquisto delle famiglie”

La Banca centrale d’Albania intende vincere la sfida dell’inflazione, indotta da fattori di importazione e di esternalità, riportando a livelli fisiologici la spirale del rincaro generale dei prezzi attraverso una serie di interventi di politica monetaria stabilmente ancorati alla politica economica. Questo per continuare a sostenere e rendere irreversibile il percorso di crescente ripresa post pandemica del reddito nazionale grazie alla massimizzazione dell’impiego dei fattori produttivi dal capitale industriale alla forza lavoro, che permette alla domanda interna di essere sorretta da basi robuste senza creare inflazione nominale o sganciata dalla produttività.

Per poter procedere con ciò, la Banca centrale d’Albania ha deliberato, attraverso il proprio consiglio di sorveglianza, un aumento di mezzo punto percentuale dei tassi di base e di riferimento. In tal modo si prosegue sulla via di incentivare l’accantonamento del risparmio di famiglie e imprese nella moneta nazionale Lek tramite la sottoscrizione o l’acquisto di obbligazioni bancarie e pubbliche, e di favorire il ruolo della valuta albanese come strumento di calmierazione dei prezzi all’importazione, grazie a un rafforzamento misurato per altro verso dai tassi di cambio con euro e dollaro e indotto dai crescenti flussi di arrivi e presenze turistiche a cui segue un aumento delle richieste di conversione della moneta unica europea e statunitense in Leke.

Il governatore Gent Sejko ha evidenziato lo stato di salute del settore bancario commerciale e al dettaglio, caratterizzato da buona propensione al credito, domandato e offerto, e da ottimali livelli di liquidità che sostengono gli ambiti strategici dell’edilizia, delle infrastrutture, della modernizzazione agricola, dell’industria turistica.

Il massimo rappresentante della Banca centrale d’Albania ha confermato la propria volontà di seguitare a coordinare le politiche monetarie con quelle economico finanziarie di competenza delle autorità di governo, affinché si perpetui in maniera sempre virtuosa quel nesso di causalità che porta la moneta a essere sia uno scudo contro il rincaro di alcuni fattori produttivi e beni e servizi essenziali d’importazione, sia una leva per garantire liquidità adeguata agli investimenti e ai magazzini delle aziende, e alle famiglie per l’accesso alla proprietà della casa e degli strumenti di lavoro.

Questo combinato mix di politiche ha fatto sì di ridurre il tasso di povertà e insicurezza alimentare e di predisporre l’economia nazionale a essere trainante in vista delle sfide conseguenti all’avvio del cammino negoziale di adesione alla UE, nel cui ambito il riassetto e l’apertura del mercato dei capitali, come elemento di educazione finanziaria del consumatore e di approvvigionamento diversificato delle risorse monetarie non necessariamente a debito per il sistema delle aziende, vedranno la Banca centrale di Tirana lavorare in sinergia con il ministero delle finanze.

(Nella foto, il Governatore Gent Sejko con l’Ambasciatrice statunitense Yuri Kim)

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI