La BCE traccia un sentiero più aggressivo

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L’inasprimento della politica monetaria si fa più serio in Europa: sul sito della BCE è comparso, infatti, un Blog a firma della Lagarde in cui la Presidente ha voluto chiarire il percorso di normalizzazione della politica monetaria che intende intraprendere, alla luce del mutato scenario inflattivo

La Lagarde ha confermato che gli acquisti dell’APP termineranno all’inizio del terzo trimestre, e ha aggiunto che questo permetterà un rialzo dei tassi a luglio e l’uscita dai tassi negativi entro la fine del terzo trimestre 2022. I mercati in buona sostanza già prezzano 100 bp di rialzi entro la fine dell’anno, per un tasso sui depositi a +0.5% dal -0.5% attuale. Le mosse successive dipenderanno dalle condizioni dell’economia, ovvero si deciderà se portare in territorio restrittivo o lasciare i tassi a livello neutrale. Questo lascia il mercato libero di prezzare più per l’anno in corso, come detto, ma almeno stabilisce un minimo a 50 bp di rialzi entro ottobre, a meno di significativi cambi di scenario.

A giudicare dai dati macro lo scenario inflattivo potrebbe essere più severo in Europa (e Regno Unito) che non negli USA dove dovremmo essere in prossimità del picco.

È vero che contro l’inflazione europea, alimentata più da aumento dei costi che da eccesso di domanda, la politica monetaria ha scarsa efficacia, ma non è detto se ciò sarà sufficiente per fermare il Consiglio Direttivo dall’agire. Tra l’altro è emerso che i membri più “aggressivi” sono scontenti del percorso illustrato nel blog e vorrebbero che si alzassero i tassi più in fretta.