Basta vedere questo piccolo borgo aggrappato sulla roccia per capire come il tempo non abbia avuto il potere di scalfirlo. Piuttosto sembra averlo fortificato!
Per chi viene per la prima volta a visitare questo piccolo borgo molisano, arroccato su una collina a pochi chilometri da Campobasso, osservandolo da lontano, viene da chiedersi se qualcuno possa effettivamente vivere in questo luogo
Ma poi una volta arrivati in paese ci si rende conto che non solo ci abitano circa 3000 abitanti, ma che ha anche un’anima profonda fatta di storia e tradizioni. A cominciare dai suoi monumenti: all’entrata del paese si trova uno dei piu’ antichi conventi del Molise, dove dimorò anche San Pietro Celestino, il pontefice molisano che divenne papa con il nome di Celestino V. Il convento risale al X secolo e conserva importanti opere con preziosi reliquiari all’interno, due quadri di fine ‘500 ed il coro. Al pian terreno è possibile ammirare anche il chiostro francescano cinquecentesco con un pozzo al centro del giardino.
Nella piazza principale, invece, si trova la chiesa parrocchiale di S.M.V. Assunta, del 1400 circa, con annesso uno dei campanili più alti del Molise, di circa 40 metri. Qui è custodita una storica copia della vera Sindone di Cristo.
Alla destra della chiesa c’è il Palazzo Marchesale, dell’anno 1000, detto anche il castello, dimora dei signorotti locali. Sul lato destro della piazza si trova una statua chiamata Croce Viaria, tutta in travertino, di circa 3 metri, risalente al 1562. Sparse per il paese ci sono anche altre chiese con quella di S. Antonio di Padova, S. Antonio Extra Moena, Santa Lucia.
Ma Ripalimosani è molto più di questo: il solo passeggiare per le caratteristiche vie del borgo rappresenta un’esperienza a sè. Calpestare la dura pietra, scendere o salire gli infiniti e impervi scalini in mezzo ai suoi numerosi vicoli e vicoletti è un viaggio nel viaggio!



