È il momento della buccia di banana: dopo le tisane ai chiodi di garofano, il cocktail che abbassa il cortisolo, è la nuova moda social
C’è chi la usa per preparare frullati e tisane, un “bacon” vegano friggendola dopo averla marinata con le salse, chi se la spalma sui denti e sul viso per trattamenti rigeneranti e non solo.
I creator raccontano di farlo perché la buccia di banana, secondo loro, è ricca di principi nutritivi: dagli antiossidanti alle fibre fino al triptofano, l’amminoacido precursore della serotonina che migliora l’umore e favorisce il sonno (da qui, tra i tanti, l’utilizzo per le tisane prima di andare a dormire). Ma sono commestibili? Fa bene o male mangiare la buccia di un frutto che arriva dall’altra parte del mondo dopo lunghi viaggi? Vale la pena provare? Ne abbiamo parlato con Giorgio Donegani, tecnologo alimentare e divulgatore scientifico.
La buccia di banana si può mangiare?
«Sì, la buccia di banana, volendo, si può effettivamente consumare (così come la punta della banana, ndr)», dice il dottor Donegani. Che però poi prosegue: «Il problema è se ne vale la pena o meno.
Certamente bisogna partire da frutti che non sono quelli normalmente disponibili sul nostro mercato dato che le banane sono tra quelli che vengono più trattati con fitofarmaci.
L’ideale sarebbe scegliere banane prodotte con metodi di agricoltura biologica e comunque mangiarle dopo averle lavate molto molto bene». In effetti qualcuno sul web lo fa: tanti creator cominciano i loro video mostrando le banane in ammollo con bicarbonato prima del risciacquo.

