21 settembre 2025 – 11 gennaio 2026
Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, Lugano
A cura di Gabriella Belli e Bruno Corà, in collaborazione con la Fondazione Burri di Città di Castello.
Progetto allestimento di Mario Botta.
La Collezione Giancarlo e Danna Olgiati apre la stagione autunnale con la mostra “Prampolini Burri. Della Materia”. Attraverso una ricerca che percorre l’intero ‘900 italiano, il progetto espositivo pone un focus sull’uso di materiale eccentrico rispetto al medium tradizionale della pittura. Protagonisti di questa linea continua di sperimentazione sulle materie dell’arte sono Enrico Prampolini (Modena, 1894 – Roma, 1956) e Alberto Burri (Città di Castello, 1915 – Nizza, 1995), entrambi attivi a Roma.
Le ricerche sulla materia nelle sue molteplici modalità espressive sono indagate nella mostra alla Collezione Olgiati attraverso circa 50 capolavori provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private internazionali.
Dalle opere futuriste e polimateriche di Prampolini a quelle potenti di Burri, il percorso mette in luce come il ricorso alla materia abbia saputo dar voce alle inquietudini di un periodo storico complesso, manifestandone tutta la violenza e la carica trasgressiva.
Prampolini – futurista eclettico e a contatto con le più importanti avanguardie europee – sperimenta precocemente, già nel 1914, le potenzialità del polimaterismo; Burri, che rappresenta nella mostra la seconda metà del XX secolo, è stato invece fondamentale nel proporre la materia nella chiave poetica più radicale.
“Le vie intraprese da Prampolini e Burri, con traiettorie e significati concettualmente diversi, mostrano strade possibili, certo non le uniche, ma sicuramente le più rischiose, quelle che rinunciando alla pittura intesa come puro medium di secolare tradizione, si affidano a tutt’altro, ritagliare e incollare, scavare nelle terre, utilizzare plastiche, sacchi, muffe e bruciare, aggiungere oggetti, e molto altro ancora.
Una rivoluzione linguistica che diverrà, come è noto, nell’opera di Burri, norma e stile internazionale, con un primato europeo su cui vale la pena riflettere”, spiegano la curatrice Gabriella Belli e il curatore Bruno Corà.
La mostra “Prampolini Burri. Della Materia” è parte di un trittico espositivo promosso da Danna e Giancarlo Olgiati e dedicato a confronti esemplari tra alcuni dei massimi protagonisti del Novecento e che già ha documentato la straordinaria contiguità tra Balla e Dorazio (2023) e la consonanza di poetica tra Yves Klein e Arman (2024).
La mostra
L’indagine sulle due distinte, ma dominanti visioni della materia di Prampolini e Burri, si dipana alla Collezione Olgiati in uno spazio espositivo radicale, concepito per l’occasione da Mario Botta in due momenti successivi e separati. Scelte cromatiche opposte scandiscono il percorso della mostra, che si apre con le opere di Prampolini, allestite su pareti bianche, e prosegue con i lavori di Burri, che si impongono su pareti completamente nere.
Attivo nel campo della pittura e, tra l’altro, della scenografia, dell’architettura e delle arti applicate, Prampolini aderisce al Futurismo nel 1912, declinandone però i principi in una sperimentazione totalmente autonoma e di respiro europeo.
Se negli anni Venti la complessa produzione prampoliniana tende verso l’arte meccanica, come evidente, in mostra, in capolavori come Paesaggio caprese (o vesuviano), 1922 circa, è con Intervista con la materia del 1930 che si apre la fase più sentitamente visionaria e cosmica della sua produzione.
Nel dipinto – un vero e proprio manifesto – i materiali più diversi, spugna, sughero, galalite, limitano sempre di più lo spazio, prima dominato dalla pittura. È una disobbedienza alle tecniche tradizionali che l’artista anticipa già diversi anni prima, nel 1914, in una raffinata sperimentazione, Béguinage, assemblaggio polimaterico anch’esso presente in mostra a Lugano.
Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Lungolago Riva Caccia 1, 6900 Lugano
T +41 (0)91 921 4632
T+41 (0)91 911 3040
info@collezioneolgiati.ch
www.collezioneolgiati.ch
www.masilugano.ch
Orari:
Giovedì – domenica: 11:00 – 18:00
Ingresso gratuito


