La Corea del sud stuzzica Trump sulla cantieristica

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Un giorno dopo la riunione con Donald Trump alla Casa Bianca, il presidente della Corea del sud Lee Jae Myung è andato in visita a un cantiere navale del gruppo sudcoreano Hanwha in Pennsylvania e ha promesso di “rendere grande di nuovo la cantieristica americana”. Dei 350 miliardi di dollari che la Corea del sud ha intenzione di investire negli Stati Uniti per appianare le tensioni commerciali, infatti, ben 150 miliardi verranno destinati al settore dello shipbuilding, cioè alla costruzione di navi.
L’OBIETTIVO DI TRUMP

L’amministrazione Trump, così come la precedente di Joe Biden, si è data l’obiettivo di rinvigorire la cantieristica nazionale in modo da ridurre il peso della Cina in questo settore. Al momento, però, l’America è lontanissima dalle capacità e dai livelli produttivi cinesi: Pechino costruisce circa 1700 navi all’anno. Nella classifica mondiale dello shipbuilding la Cina è seguita dalla Corea del sud e dal Giappone, e a grande distanza dall’Europa, mentre gli Stati Uniti sono marginali.
MAKE AMERICAN SHIPBUILDING GREAT AGAIN: LA PROMESSA DELLA COREA DEL SUD

“Il progetto che ho proposto al presidente Trump per rendere la cantieristica americana di nuovo grande non è solo un’idea per costruire enormi navi da guerra e imbarcazioni all’avanguardia”, ha detto il presidente Lee nel suo discorso al cantiere di Hanwha a Philadelphia, uno dei più grandi negli Stati Uniti. “È una visione ambiziosa per riportare in vita un sogno ormai svanito”.

Il gruppo Hanwha intende investire 5 miliardi di dollari nel cantiere e di installarvi altre due banchine e tre moli, con l’obiettivo di portare la sua produzione a venti navi all’anno: oggi, invece, ne costruisce meno di due.