
Secondo i giudici europei, un Paese non può essere considerato “sicuro” se non garantisce protezione a tutta la popolazione.
E, soprattutto, la scelta di quali siano deve poter essere sempre valutata da un giudice e non imposta per decreto.
È l’ennesimo schianto giuridico del Governo Meloni.
Lo avevamo detto.
Lo avevamo ripetuto.
Lo avevamo gridato in Aula, nelle piazze, ovunque: è una vergogna, è una violazione dei diritti, una truffa a spese degli italiani.
Ma niente.
Ora, dopo la Cassazione, arriva anche la Corte di Giustizia dell’Unione Europea a dire esattamente quello che il Governo non voleva sentire.
Che i centri in Albania sono il simbolo di potere che si crede al di sopra della legge, della Costituzione, dei diritti fondamentali.
Aspettiamo il prossimo slogan o l’ennesimo attacco alle “toghe rosse”.
Ma la verità è che questa sentenza fa semplicemente giustizia.
Peccato che il conto da un miliardo di euro lo abbiano pagato i cittadini italiani.


