A lanciare l’allarme è Assoturismo Confesercenti che fotografa la crisi del settore nel biennio del Covid in cui il numero di attività uccise dalla crisi è stato oltre sei volte più alto di quello del biennio precedente.
In termini assoluti, l’emorragia più consistente è quella della ricettività: nel 2021 il saldo tra aperture e chiusure per alberghi e simili è di 1.356 imprese chiuse. Peggiora anche il bilancio dei servizi turistici, che nel 2021 segna un saldo di -844 imprese: nel 2019, l’anno prima della crisi, il bilancio tra aperture e chiusure era stato di -366. Un crollo dovuto anche all’assenza totale di sostegni per questi comparti nell’anno appena concluso, dopo un primo e unico intervento nel 2020.

