L’Albania assume un ruolo da apripista nelle politiche strategiche volte a tutelare i diritti dell’infanzia e della gioventù attraverso il monitoraggio dinamico dei contenuti fruibili attraverso la Rete
Il Governo Rama ha dichiarato guerra aperta al bullismo on-line decretando la sospensione della piattaforma cinese tiktok per un anno sul territorio nazionale, conquistando le prime pagine delle più importanti testate giornalistiche europee e mondiali
L’Agenzia nazionale per la sicurezza informatica, guidata dal direttore generale Igli Tafa, e il Centro per la protezione dei diritti dei bambini con sede in Tirana, diretto da Altin Hazizaj, hanno firmato in data odierna un accordo memorandum per la protezione dell’infanzia nello spazio digitale, ponendo particolare attenzione al contrasto dei rischi degli abusi on-line, sempre più insidiosi in quanto camuffati da messaggi inizialmente fuorvianti e rassicuranti e quindi potenzialmente emulativi su larga scala
L’accordo mira a fornire una serie di sostegni destinati a beneficiare, attraverso lo strumento delle campagne educative e sensibilizzanti, la comunità dei bambini, dei genitori e degli insegnanti con azioni mirate agli ambienti domestici e didattici; saranno pertanto sviluppati materiali di orientamento e guida per un uso sicuro di Internet, rafforzando i meccanismi utili a prevenire e affrontare gli eccessi online e a creare un ambiente istruttivo e supportante in uno spazio digitale che sia sempre più attento al filtro dei messaggi controversi e depistanti e alla serenità e formazione positiva di bambini e ragazzi.
La tutela delle giovani e giovanissime generazioni, nella nuova era digitale sempre più immateriale ma nello stesso tempo invasiva e pervasiva, impone significativi investimenti nel settore della cybersecurity e del cyberspazio, e il memorandum firmato oggi crea condizioni facilitanti addizionali affinché ciò si verifichi con successo con lo sviluppo delle applicazioni conseguenti.
“Questa iniziativa – hanno spiegato i due alti dirigenti firmatari – rappresenta un impegno condiviso per costruire un futuro digitale più protetto per le generazioni più giovani”.
Il Centro per la protezione dei Diritti dei Bambini in Albania è un soggetto giuridico non governativo attivo da oltre 25 anni con l’obiettivo di interagite con gli interlocutori istituzionali e della società civile per migliorare il merito della legislazione, rendere più forte e resiliente la capacità di intervento, a livello nazionale e locale, e condividere un modello di interscambio di buone prassi regionali ed europee nella programmazione e nell’erogazione dei servizi di ricerca e di educazione. Esso eroga ogni anno, in maniera indipendente, fino a duemila consulenze.
Il Governo Rama ha varato nei giorni scorsi, a seguito di intense campagne consultive presso le scuole, un Piano d’azione per contrastare il bullismo e la violenza indotta dai consumi tecnologici puntando proprio sul lato positivo della digitalizzazione e sui modelli virtuosi che provengono da realtà come quelle degli Emirati Arabi Uniti.



