A Natale sono tutti più buoni, Guido Crosetto meno. La mattina del 24 dicembre il ministro della Difesa ha pubblicato su X una foto dell’amato Monviso: “Da quasi un anno non riuscivo a vederlo dal vivo…
Finalmente a ‘casa’”. Sui social – è noto – ironie e insulti sono dietro l’angolo, ma i personaggi pubblici in genere sono in grado di gestirli con serenità. Invece al ministro scappa la frizione. Si comincia con tale FrancescoWM, che gli scrive: “Non riuscite a non frignare o piagnucolare… è proprio più forte di voi… lamentarsi o frignare”. Crosetto si scalda: “In realtà era un tweet di felicità ma capisco che uno sfigato come lei non riesca nemmeno a capirlo. Almeno a Natale, cerchi di non rosicare per la vita degli altri e provi a vivere la sua. Buon Natale”.
È un crescendo. Un altro utente lo provoca sul tema delle spese militari: “Sarebbe opportuno che pensasse anche a chi, grazie alle vostre armi, una casa non l’ha più, una famiglia non l’ha più. Quando chiedete più tasse, usatele per fare del bene e non distruggere il Ssn”. Qui il ministro esonda: “Non so se lei sia più infame o ignorante. Ciò detto anche una persona squallida come lei merita di passare un Buon Natale: auguri”. Un altro lo invita a restarci, a casa. Crosetto, implacabile: “Se lei torna a cuccia”.
Al di là dei moralismi, fa una certa impressione un ministro che abbia il tempo di rispondere, uno per uno, ai commenti negativi della gente comune, superandoli abbondantemente in aggressività. Le vacanze di Natale non lo rilassano affatto. L’anno scorso si mise a litigare il 2 gennaio su Instagram sotto la foto di una partita di burraco
. Ai commenti più sguaiati, rispondeva con questo stile: “La informo, coglione, che se alle 11 di sera decido di rilassarmi, lo posso fare senza che uno come lei si permetta di scrivere schifezze così”; “Cosa faccio nel mio tempo libero, di sera, hater di merda, sono fatti miei. Si faccia una vita propria”; “Ma vada a quel paese, cretino”.
Tommaso Rodano



