La diffusione del virus West Nile nel nostro Paese

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La diffusione del virus West Nile nel nostro Paese – testimoniata dall’aumento dei casi sintomatici e dagli sporadici decessi di persone debilitate – può sorprendere solo coloro che, per ignoranza o inefficienza, non hanno messo tempestivamente in atto le misure atte a prevenirne la diffusione.

La circolazione del virus poteva essere evitata disponendo di adeguate trappole sul territorio e controllando la presenza di zanzare infette nelle trappole stesse. Una misura che avrebbe consentito di trattare rapidamente con insetticidi le zone interessate.
Non bastasse la diffusione del virus nella popolazione, deve essere considerato il costo aggiuntivo di dover controllare tutte le donazioni di sangue e i trapianti d’organo nelle province interessate, poiché la trasmissione del virus a pazienti debilitati avrebbe conseguenze devastanti.

Questa situazione è il risultato della sciatteria e della negligenza del Ministero della Salute ed in particolare del nostro sistema di controllo e prevenzione: sono ormai più di dieci anni che puntualmente si registrano in Italia nuovi casi di West Nile. Non è accettabile che le strutture preposte a vigilare non abbiano implementato nessuna misura concreta di contrasto al virus.

Lanciare adesso allarmi è del tutto inutile e lo stanziamento di un milione di euro per la disinfestazione annunciato oggi dal presidente della Regione Lazio testimonia, ancora una volta, l’inadeguatezza di coloro che dovrebbero tutelare la salute dei cittadini.
#WestNile #WestNileVirus