In Italia come nel resto dei Paesi europei, rimbalzano le notizie sull’imminente aggressione da parte della Russia all’Ucraina e su come USA e NATO debbano intervenire a riguardo per riuscire a mantenere “la democrazia” in quel Paese.
Il presidente dell’ Ucraina, Volodymyr Zelensky e il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, hanno sollevato più volte dubbi sulla credibilità di quegli appelli. Ieri è toccato alla numero due della Difesa, Hanna Maliar, smentire attraverso i social network le ultime rivelazioni dell’intelligence Usa, secondo le quali i russi avrebbero spostato al fronte riserve di sangue per fare fronte a interventi di emergenza.
«Quelle informazioni non sono veritiere», ha scritto Maliar, «si tratta di elementi di guerra psicologica il cui unico obiettivo è seminare il panico nella nostra società».
Gli USA, la NATO e la sempre più complice Unione Europea vogliono quindi destabilizzare ulteriormente l’Ucraina, dopo averla già profondamente spaccata grazie al supporto delle manifestazioni Euro-Maidan e l’inizio di una guerra civile che dura da più di otto anni.
Per questo motivo serve ribadire un’ulteriore volta il nostro intento di uscire dalla UE e dalla NATO.

