La foto di una copertina e di tre individui che fanno finta di nulla. La copertina è quella del Daily Express e prega di porre fine al massacro. Un massacro che rievoca e supera, per modi, organizzazione, obiettivi, quello messo in atto nel ghetto di Varsavia tanti anni fa. Un massacro che ha causato lacrime sincere e che trova posto nel “giorno della memoria”.
Il massacro si sta ripetendo, con protagonisti differenti e a opera dei discendenti delle vittime di allora. Questa copertina è agghiacciante ma mostra semplicemente la realtà. Anzi la realtà è più agghiacciante della copertina. Quando l’ho vista mi ha ricordato le immagini messe sui pacchetti di sigarette per spingere i fumatori a smettere. Immagini di tumori ai polmoni, cicatrici di operazioni, petti squarciati.
L’effetto è terribile. Le lacrime scendono copiose pensando a quel povero bambino ridotto in fin di vita dalla fame. Una fame indotta, voluta, pianificata da chi continua a ritenersi vittima. Da chi chiama guerra una roba che vede un solo esercito in campo che si scatena contro gente indifesa e disarmata. Ancora più lacrime pensando che quel bambino è uno dei tanti. Ancora più lacrime pensando che il mio Giulio ha la stessa età di quei bambini.
Come si fa a non odiare gli artefici di questi orribili crimini? Non ho mai odiato nessuno, ma vedere quelle immagini mi spinge a farlo nonostante non ne sia capace. Come si fa a restare impassibili di fronte a tanta crudeltà, a tanta barbarie? Come fa una che si definisce madre e cristiana, restare impassibile ed essere amica dei responsabili di tali orrendi crimini?



