La giustizia non è una questione personale

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bonafede

Ringrazio tutti coloro che mi stanno inviando messaggi di “sostegno” ma è giusto che chiarisca, seriamente e serenamente, un punto importante

La giustizia non è una questione personale. Non è, o non dovrebbe essere, un campo di sfida propagandistica tra forze politiche. Non è una bandierina e non deve essere posta sotto il ricatto asfissiante dei pregiudizi ideologici.
La giustizia è il momento in cui ogni Stato mette alla prova la propria capacità di proteggere i diritti dei cittadini.
Qualcuno approfitta della riforma del processo penale passata ieri in consiglio dei ministri, con il timoroso e ossequioso benestare dei ministri M5s (che non hanno avuto nemmeno il tempo e la possibilità di analizzare la proposta), per attaccare me e le battaglie che ho portato avanti (e che rifarei domattina, a testa alta, senza battere ciglio).
Mi dispiace che quel qualcuno non si renda conto che in un processo che si conclude nel nulla (che questo nulla si chiami prescrizione o improcedibilità poco importa) c’è il più grande e grave fallimento di uno Stato di diritto.
Chiarisco subito che ho sinceramente apprezzato i tentativi della Ministra Cartabia di trovare una sintesi oggettivamente difficile: tuttavia, è evidente (e legittimo) che sulla prescrizione la pensiamo in maniera diversa.
La norma votata ieri, a mio modesto parere, rischia di trasformarsi in una falcidia processuale che produce isole di impunità e che, comunque, allungherà i tempi dei processi.

E’ vero. Parliamo di una norma che non andrà a regime prima del 2024 e che “concede” un po’ di tempo in più per i reati di corruzione. Ma è veramente troppo poco perché è troppo lontano da quello che abbiamo promesso e realizzato.
Ma, al netto del merito, voglio ribadire che la battaglia sulla prescrizione, mia e (fino a ieri mattina) di tutto il M5s, non è (e non è mai stata) una questione personale: si tratta di una questione, anzi di un’ambizione, istituzionale. L’ambizione di realizzare un sistema giustizia capace di dare sempre una risposta ai cittadini che si rivolgono allo Stato per tutelare i propri diritti.
Credo fermamente che la legge sulla prescrizione contenuta nella c.d. “spazzacorrotti” abbia dato la speranza a tanti cittadini di avere un sistema giudiziario più serio e credibile.
Purtroppo, ieri il M5s è stato drammaticamente uguale alle altre forze politiche nonostante fosse trapelata la volontà di un’astensione.
Per ripartire, se si vuole veramente ripartire, bisogna avere la consapevolezza dei propri limiti: nell’unanimità improvvisata di ieri che ha visto tutti insieme a tutti, si è inevitabilmente e oggettivamente annacquata una battaglia durata dieci anni.

Alfonso Bonafede