LA GRANDE LEZIONE DI PIERO ANGELA E DEL MORANDI: BISOGNA DIVULGARE CONOSCENZE E SOLUZIONI REALI
Nella nostra video intervista domenicale anche un riferimento a chi chiederà il voto agli Italiani all’estero: se i partiti vogliono tutelarli davvero, allora devono rafforzare le nostre Ambasciate e sedi diplomatiche, perché le Istituzioni sono la sola difesa contro i “venditori delle fontane di Trevi”, che promettono ricchezze inesistenti, e contro le finte esperienze italiane che si appropriano del lavoro altrui.
Il video editoriale inizia con il doveroso omaggio a Piero Angela e il ricordo dell’anniversario della tragedia del ponte Morandi, un monito alla campagna elettorale in corso affinché non dimentichi né le tragedie di un passato ancora incombente né gli esempi più recenti.
La politica deve divulgare chiarezza, concretezza e speranza, perché già qualche giorno dopo il voto del 25 settembre gli elettori dovranno fare i conti con il raddoppio delle bollette, un rischio contro il quale interventi come rigassificatori e termovalorizzatori avranno effetti solo tra molti mesi o alcuni anni, mentre in tutta probabilità toccherà di nuovo al governo Draghi, in carica per gli affari correnti sino a fine ottobre, intervenire per evitare l’ennesima causa di tensioni sociali.
La ragione e origine degli aumenti delle bollette stanno non solo nelle speculazioni internazionali, ma anche nelle modalità di calcolo delle tariffe, basate su leggi approvate proprio dai Parlamenti, e che addossano agli utenti paganti il costo delle morosità e insolvenze altrui.
Come ricordato nel proprio lessico finanziario dal Professor Beppe Ghisolfi, definito a ragione da Giovanni Cuniberti il Piero Angela dell’educazione finanziaria, il paradosso di molti politici è che nei comizi attaccano le conseguenze delle leggi da essi stessi votate: è il caso dei criteri di formazione delle bollette, ma altresì delle tasse e degli enti di riscossione, regolamentati da norme frutto di deliberazioni parlamentari.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI




