Parliamo di numeri significativi, frutto una sintesi svolta con determinazione ed efficacia dal relatore Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia di Montecitorio, tra forze politiche titolari di posizioni sulla giustizia spesso non convergenti.
Grazie al MoVimento 5 Stelle è stato possibile coniugare la necessità di preservare l’efficacia dell’ergastolo ostativo con il rispetto della pronuncia della Corte costituzionale che lo scorso anno aveva stabilito l’incostituzionalità dell’obbligo del vincolo tra benefici penitenziari e collaborazione con la giustizia per tutti i condannati all’ergastolo per reati legati alla mafia.
A decidere sulle istanze sarà il Tribunale di sorveglianza in composizione collegiale, e giudici potranno avvalersi dei pareri del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del pubblico ministero presso il giudice che ha emesso la sentenza di primo grado, e della struttura carceraria.
Dopo l’ok della Camera, ora c’è bisogno che anche il Senato approvi in tempi rapidi il testo in modo da rispondere definitivamente alla richiesta di intervento arrivata ormai un anno fa dalla Consulta.


