Carrefour cede 17 punti vendita in Liguria, con ricadute occupazionali importanti (1800 esuberi in tutt’Italia).
Le contraddizioni del modello produttivo e distributivo del capitalismo esplodono: la riduzione continua del potere d’acquisto dei salari provoca una contrazione dei consumi, cui seguono inesorabilmente la chiusura di attività produttive/distributive, il licenziamento di lavoratori ed un ulteriore logica riduzione dei consumi, in una spirale senza fine di impoverimento ed aumento delle diseguaglianze sociali.
È giunta l’ora di dire basta a questa ondata assurda di licenziamenti e distruzione del tessuto produttivo e commerciale italiano, è giunta l’ora di mettere alla guida delle istituzioni delle persone che sappiano opporsi a queste politiche criminali, secondo le quali il prezzo delle contraddizioni interne del capitalismo debbono essere pagate solo e sempre dai lavoratori.
È ora di gridare a gran voce che un’alternativa a questo modello economico e sociale esiste, e si chiama socialismo.
Come comunisti, noi di Cumpanis denunciamo fortemente le scelte strategiche di Carrefour, che si inseriscono purtroppo in un trend di chiusure, delocalizzazioni e licenziamenti sempre più feroce e spietato, e chiediamo a tutta la cittadinanza di riflettere, far sentire la propria voce e offrire solidarietà e supporto alle sacrosante lotte che i lavoratori stanno intraprendendo a tutela del loro posto di lavoro e dei loro diritti.
Direttivo associazione politico culturale Cumpanis Genova


