LA PARTITA SULL’IMMIGRAZIONE NON È FINITA. ANZI, È APPENA COMINCIATA

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(VIA LA BOSSI-FINI E SI A UNA NUOVA LEGGE SULLA CITTADINANZA)

I Decreti Salvini sono stati superati.
È un’ottima notizia, come ho avuto modo di dire sin dalle prime ore.
Un risultato del lavoro di diversi esponenti della maggioranza e di un tambureggiante senso di sacrosanta insoddisfazione che abbiamo fatto presente in tanti – e giustamente: è stragiusto disturbare il manovratore – .

C’è un grande passo avanti politico simbolico e di linguaggio e in una vicenda tanto condizionata dalla percezione e dalla paura e dal consenso (ahinoi) non è affatto poco.

Poi ci sono veri risultati ottenuti sull’accoglienza.

In pratica torna l’umanitaria, torna il principio dell’accoglienza diffusa, si richiama la necessità di rafforzare tutto ciò che può aiutare sul terreno del sostegno alle persone.
Non è affatto poco.

Sulle ong siamo, invece, davanti a un risultato ottenuto a metà.
Per me, senza se e senza ma, chi soccorre va rigraziato e basta.

Interessante il ricorso alla registrazione anagrafica, deludenti i tre anni sulla cittadinanza.
E così via.
Ora la palla passa al Parlamento, staremo a vedere il risultato finale.

Il bivio adesso è politico generale.
La maggioranza e il governo pensano di aver esaurito il compito in materia di immigrazione o questo è solo il primo passo?
Il nodo è questo, non altro.

Perché adesso torniamo, dopo quel che è accaduto ieri, al sistema di regole e di politiche d’accoglienza usato, a Bossi-Fini vigente, da Alfano, Minniti e c.
Un sistema che andava cambiato allora compiendo la madre di tutte le scelte: il superamento stesso della Bossi-Fini.

Serve una nuova Legge quadro sull’immigrazione, una scelta poderosa nella direzione dei canali legali d’accesso e dei corridoi umanitari, e pure, io credo ma su questo tornerò in futuro, la nascita di un’agenzia ad hoc, per togliere a Prefetture e Questure, buona parte della materia.

Perché serve un grande progetto sull’integrazione.
Tema mai affrontato da vent’anni a questa parte.

Basta, in pratica, con un tempo nel quale vanno insieme le piccole buone pratiche e le belle esperienze locali e il CARA di Mineo.

E poi serve la Legge sulla Cittadinanza.

Che è un’altra storia.

Ma forse nemmeno troppo.

Pierfrancesco Majorino