E questo, oggi, basta per raccontare una storia diversa, quasi sorprendente.
Perché non si tratta solo di una classifica: si tratta di una squadra che sta cambiando pelle, che dopo anni di montagne russe sta trovando continuità, identità, coraggio. Si tratta di un gruppo che va a Cremona, vince, convince e soprattutto dà la sensazione di sapere esattamente dove vuole andare.
Il primo posto non è un punto d’arrivo, ma un segnale. Un segnale forte. Di una Roma solida, concreta, capace di difendersi con ordine e di colpire con lucidità. Una Roma che ha messo insieme numeri, prestazioni, personalità.
E allora questo momento merita di essere sottolineato. Non da tifosi, ma da osservatori: perché vedere una squadra ritrovarsi, vedere un progetto prendere forma, vedere una piazza accendersi di entusiasmo… è una delle cose più belle che il calcio possa regalare.
Il campionato è lungo, lo scenario cambierà ancora mille volte. Ma oggi, qui, adesso, la Roma guarda tutti dall’alto
. E questo dice già molto di quello che potrebbe diventare.