Il partito che nasce dalle ceneri del fascismo, fondato da chi aveva servito la dittatura, viene raccontato come un esempio di maturità democratica
Secondo La Russa, infatti, i fondatori del MSI “non chiesero neanche per un attimo di tornare indietro, non tentarono di sovvertire con la forza ciò che per altro sarebbe stato impossibile sovvertire, accettarono il sistema democratico e fondarono un partito”.
Traduzione: dopo aver perso la guerra e distrutto un Paese, accettarono la democrazia perché non avevano alternative.
E per questo dovremmo applaudirli.
Ma non basta.
Perché La Russa è arrivato a definire la fiamma tricolore “un simbolo di continuità e anche un simbolo di amore, di resilienza”. Amore. Una parola associata a un simbolo che richiama direttamente un’ideologia responsabile di leggi razziali, repressione, carcere, esilio, morte. Presidente La Russa, la democrazia italiana non è nata per concessione dei vinti. È nata nonostante loro. E chi oggi occupa ruoli di vertice, farebbe bene a ricordarlo e a vergognarsi ogni giorno del proprio passato.
Marco FURFARO



