Senza alcun costo aggiuntivo per le donne che ne faranno richiesta.
Sarà possibile accedere alla pillola nei consultori autorizzati ma anche – ed è una grande novità – a casa propria con un percorso sperimentale ad hoc.
Dopo l’Emilia-Romagna, anche la Sardegna fa un passo avanti fondamentale e di civiltà per estendere e garantire un diritto che in altre regioni governate dalla destra-destra stanno facendo di tutto per cancellare.
In una regione in cui è altissimo il tasso di medici obiettori di coscienza (scusate l’ossimoro), si tratta di una svolta ancora più importante, necessaria.
C’è chi i diritti delle donne li estende e chi li umilia ogni giorno con stanze anti-aborto e altre oscenità.
La dimostrazione che no, non sono tutti uguali.


