A un anno dalla presentazione del rapporto Draghi “l’Europa si trova in una situazione più difficile“. Il suo modello di crescita “si sta dissolvendo, le vulnerabilità stanno aumentando e non c’è un percorso chiaro per finanziare gli investimenti di cui abbiamo bisogno. E come ci è stato dolorosamente ricordato, questa inazione minaccia non solo la nostra competitività, ma anche la nostra stessa sovranità“. Lo ha affermato lo stesso ex presidente del Consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi durante una conferenza a Bruxelles a proposito del suo Rapporto sulla competitività Ue.
Il Rapporto Draghi e le priorità per l’Europa
“Il rapporto ha definito tre priorità per l’Europa: colmare il divario di innovazione nelle tecnologie avanzate; tracciare un percorso di decarbonizzazione a sostegno della crescita; e rafforzare la sicurezza economica. Come ha sottolineato la presidente von der Leyen, queste sono anche al centro dell’agenda della Commissione. Accolgo con favore la sua decisione di porre la competitività al centro, e il programma è ambizioso. I cittadini e le imprese europee apprezzano la diagnosi, le priorità chiare e i piani d’azione. Ma – osserva Draghi – esprimono anche una crescente frustrazione. Sono delusi dalla lentezza dell’Ue. Ci vedono incapaci di tenere il passo con la velocità del cambiamento altrove. Sono pronti ad agire, ma temono che i governi non abbiano compreso la gravità del momento. Troppo spesso si cercano scuse per questa lentezza. Diciamo semplicemente che è così che è costruita l’Ue. Che un processo complesso con molti attori deve essere rispettato. A volte l’inerzia viene persino presentata come rispetto dello Stato di diritto. Questo è autocompiacimento”.
Nel discorso a un anno dalla presentazione del suo Rapporto sulla competitività Draghi sottolinea: “I concorrenti negli Stati Uniti e in Cina sono molto meno vincolati, anche quando agiscono nel rispetto della legge. Continuare come al solito significa rassegnarsi a rimanere indietro. Un percorso diverso richiede nuova velocità, portata e intensità. Significa agire insieme, non frammentare i nostri sforzi. Significa concentrare le risorse dove l’impatto è maggiore. E significa produrre risultati nel giro di mesi, non di anni“, aggiunge.


