Il prossimo inverno sarà uno dei più difficili degli ultimi decenni, soprattutto per l’Europa. La regione dei Balcani occidentali, in un simile contesto, attraverso l’iniziativa Open Balkans e la più recente riunione svolta a Belgrado tra i Governi di Albania, Serbia e Macedonia del Nord, ha predisposto dei meccanismi di solidarietà e mutualità negli ambiti delle forniture alimentari ed energetiche
Su questo secondo capitolo, il governo Rama, a Tirana, sta preparando il bis del pacchetto di resistenza sociale, con la proroga dei provvedimenti volti a contenere e a neutralizzare l’impatto dei rincari e dell’inflazione sulla vita quotidiana di famiglie e imprese, con particolare riferimento all’entità della bolletta elettrica, alle dispense scolastiche, ai materiali edili e impiantistici necessari alla prosecuzione dei cantieri dei lavori pubblici.
La ministra dell’economia Delina Ibrahimaj, a inizio settimana in audizione presso la commissione finanze del Parlamento, ha presentato un atto normativo che prolunga l’efficacia del cosiddetto “scudo tariffario” sulla spesa delle famiglie e delle piccole imprese per i consumi elettrici, rafforzando le clausole di salvaguardia a favore dei pensionati e dei nuclei familiari con persone disabili a carico. Un altro fronte contestuale di azione consiste nella messa a punto di un ulteriore stanziamento a valere sugli approvvigionamenti di materiali funzionali all’esecuzione degli investimenti pubblici edilizi e infrastrutturali.
In continuità con ciò, è intervenuta ieri la Ministra con delega ai lavori pubblici, ai trasporti e all’energia Belinda Balluku, Vicepremier del governo Rama, annunciando il varo di un piano per fronteggiare l’emergenza invernale evitando il rischio di forniture razionate di elettricità e di black out, in maniera da non penalizzare lo sviluppo nazionale e le aspettative di crescita economica generale attesa alla fine del 2022 con una variazione positiva del 3,2 per cento.
La Ministra Balluku ha esplicitato che obiettivo principale dell’esecutivo Rama è conseguire il risparmio energetico senza dover ricorrere a misure di austerità ma viceversa puntando sull’informazione e sulla responsabilizzazione delle famiglie, delle imprese e dei processi produttivi, così da trasferire i consumi dai momenti di picco a quelli a più bassa intensità di fabbisogno elettrico, e da diminuire l’impatto delle attività domestiche più energivore non necessarie.
La Ministra e Vicepremier ha infine ribadito che dal prossimo primo ottobre entrerà in vigore e in funzione il nuovo e innovativo sistema articolato in fasce di consumo per chilowattora e volto a salvaguardare, in termini di invarianza del costo finale della bolletta al dettaglio, i nuclei familiari che utilizzano in ambito domestico fino a 800 kWh al mese: una fascia al di sotto della quale, secondo le rilevazioni dell’ente elettrico nazionale diretto da Petrit Ahmeti, si situa ben il 94 per cento delle utenze albanesi.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI




