LA SFIDA DELL’ALBANIA: NESSUN AUMENTO DEI TASSI, L’ECONOMIA STA GIÀ ASSORBENDO L’INFLAZIONE

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Il governatore centrale Gent Sejko, che assieme alla Ministra della cultura del governo Rama, Elva Margariti, ha più di recente celebrato il quarto compleanno del museo nazionale della Moneta – allestito nella storica sede di piazza Skanderbeg – nel corso della conferenza stampa a seguito dell’ultima riunione del direttivo della Banca centrale d’Albania ha ribadito una serie di concetti forti e sfidanti

Il primo dei quali è: nessun aumento dei tassi di riferimento è considerato allo stato attuale necessario, poiché le misure di politica economica volte alla disinflazione stanno sortendo i propri effetti sul livello generale dei prezzi, non rendendo utile una politica monetaria di stampo restrittivo tesa a ridurre i quantitativi di moneta circolante.

Punto secondo: i trasferimenti monetari delle comunità albanesi residenti all’estero, garantendo flussi continui di valuta pregiata nell’economia locale, permettono il consolidamento del cammino di rafforzamento della moneta Lek nei confronti soprattutto dell’Euro e del dollaro statunitense, il che concorre a ridurre il tasso d’inflazione per la componente relativa ai prodotti d’importazione, industriali ed energetici.

Di contro, la crescita degli investimenti nei settori agricolo e agroalimentare e il forte aumento degli arrivi e delle presenze turistiche, hanno permesso un ampio segno positivo a valere sulle esportazioni di prodotti e servizi enogastronomici, non penalizzati dal rafforzamento della valuta nazionale e anzi ulteriori attrattori di moneta estera.

Il piano governativo di resistenza sociale, neutralizzando gli effetti dei rincari internazionali sulle bollette domestiche di famiglie e piccole imprese, ha permesso di dare continuità ai consumi delle famiglie, mentre sul fronte del mercato delle costruzioni i rincari delle materie prime, se è vero che hanno condotto a un aumento degli affitti e del costo di compravendita per metro quadro, a oggi stanno esercitando un impatto tuttavia limitato alla sola Capitale Tirana e non socialmente recessivo in un Paese dove il 93 per cento delle famiglie è proprietario dell’abitazione principale che occupa, e in Albania non vigono né sono in previsione forme di tassazione patrimoniale sulla casa.

Il governatore Sejko ha semmai posto l’accento sul tema dell’emigrazione dei giovani e degli adulti a maggiore specializzazione, sottolineando il rischio che ciò potrebbe condurre a delle pressioni sul fronte degli andamenti salariali.

Tanto che per scoraggiare i movimenti migratori, il governo Rama sta studiando un moderato aumento del salario minimo e nuove leggi per incentivare il lavoro autonomo e le startup digitali, in maniera da favorire l’insediamento di figure professionali a più alta qualificazione, in grado di realizzare redditi soddisfacenti senza surriscaldare il mercato del lavoro e di conseguenza senza causare ritorni di fiamma sul livello complessivo dei prezzi che, secondo il governatore Sejko, tornerà a normalizzarsi tra la fine del 2023 e il primo semestre del 2024.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI