La stangata dei dazi la pagheranno i lavoratori, ma l’unica risposta di Giorgia è la fuga dal Parlamento

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Che sia il caso Almasri o siano i dazi, per il governo l’occasione è sempre buona per scappare dal Parlamento e dal confronto. Avs, Pd, M5S, Iv, Azione e Più Europa hanno chiesto ieri nell’Aula della Camera un’informativa urgente di Giorgia Meloni sui dazi.
Le opposizioni chiedono un’informativa urgente a Meloni

“Trump ha deciso i dazi al 30%, una scelta irresponsabile che rischia di portare una crisi economica e sociale enorme”, Meloni “ha il dovere di condividere la strategia del governo con le opposizioni. Venga immediatamente in Aula”, ha detto Angelo Bonelli di Avs.

“Sono passate 72 ore dall’annuncio di Trump. La patriota smetta di nascondersi e scappare e venga a riferire”, le parole della dem Chiara Braga.

“Siamo oltre ogni limite. Trump ha già minacciato un 20% di dazi sui nostri prodotti e ora alza la posta al 30%, un colpo diretto al cuore del nostro export. E mentre lui ci colpisce, il governo continua a dire che non si deve innescare una guerra commerciale: sveglia, siamo già in una guerra e ci sono già morti e feriti, come le oltre 7.000 aziende italiane che hanno già subito danni diretti. E’ ora che l’Italia e l’Europa alzino la testa! Non a parole, ma nei fatti”, ha incalzato la vicepresidente M5S, Chiara Appendino.