Via libera degli ambasciatori dei 27 Paesi membri Ue al riconoscimento dell’idrogeno prodotto dal nucleare tra le fonti di energia rinnovabile inserite nella relativa direttiva comunitaria.
Si sblocca così lo stallo registratosi nelle settimane scorse, con la Francia favorevole all’introduzione nella direttiva dell’energia prodotta dall’atomo e la Germania che, sino all’intesa di questa sera, si era detta contraria. Il compromesso proposto dalla presidenza di turno Ue della Svezia riconosce che “altre fonti di energia senza combustibili fossili contribuiscono a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050“.
Nel luglio 2021, nell’ambito del pacchetto “Pronti per il 55 %“, la Commissione ha proposto una modifica (RED II) alla direttiva sulle energie rinnovabili per allineare gli obiettivi alla sua nuova ambizione climatica. La Commissione ha proposto di aumentare la quota vincolante di energie da fonti rinnovabili nel mix energetico dell’UE al 40 % entro il 2030 e ha promosso la diffusione dei combustibili rinnovabili, quale l’idrogeno nell’industria e nei trasporti, con obiettivi aggiuntivi.
Nel maggio 2022, nell’ambito del piano REPowerEU a seguito dell’aggressione russa contro l’Ucraina, la Commissione ha proposto una prima modifica (RED III) per accelerare la transizione verso l’energia pulita in linea con la graduale eliminazione della dipendenza dai combustibili fossili russi. La Commissione ha proposto di installare pompe di calore, aumentare la capacità solare fotovoltaica e importare idrogeno rinnovabile e biometano per innalzare al 45 % l’obiettivo di fonti energetiche rinnovabili per il 2030.
Il 9 novembre 2022 la Commissione ha proposto una seconda modifica (RED IV) del regolamento del Consiglio inteso ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili. In base alla proposta, gli impianti di produzione di energia rinnovabile saranno considerati d’interesse pubblico prevalente, il che consentirà autorizzazioni più rapide per i progetti in materia di energie rinnovabili e deroghe specifiche alla legislazione ambientale dell’UE.


