Il Ministro aggiunto del governo Rama per gli enti locali, onorevole Arbjan Mazniku, è intervenuto nella odierna sessione parlamentare di bilancio e ha dichiarato che lo stanziamento per gli enti locali è stato stimato a 900 milioni di euro equivalenti
“L’anno 2024 contrassegna il primo decennio di operatività dalla importante riforma territoriale e amministrativa realizzata nel 2014, che ha trasformato il funzionamento del governo locale e in particolare con il governo municipale”, ha precisato il rappresentante governativo: “Ogni volta che predisponiamo il bilancio, operiamo una valutazione che è direttamente collegata ai problemi quotidiani dei cittadini nelle rispettive comunità in cui loro abitano”.
Mazniku ha affermato che “lo stanziamento del governo locale è stimato in poco meno di 900 milioni di euro, con un aumento del 13,2% sulla dotazione del 2024. Se lo confrontiamo con quello del 2014, prima della riforma del primo governo Rama, in allora la spesa per gli enti municipali era pari al 2,3% del Pil, oggi siamo al 3,43, quindi fatto 100 il reddito generato dall’economia albanese, una quota di 3,43 va alle politiche comunali”.
“I trasferimenti dallo Stato centrale ai Municipi rappresentano una chiara indicazione che il governo locale viene considerato una priorità per il buon andamento amministrativo a favore dei cittadini. La quantità di risorse monetarie dedicata è superiore alla crescita economica generale”.
Ciò ha portato a una responsabilizzazione del livello territoriale più vicino al cittadino: “Le entrate comunali sono 3,6 volte più alte rispetto al 2014, ante-riforma, e hanno consentito sia di raddoppiare l’incidenza degli investimenti, sia di abbattere il peso delle passività e del costo dei salari sul totale del budget. Ne deriva una maggiore capacità di generare investimenti in opere pubbliche e in servizi alla cittadinanza”.
L’onorevole Mazniku ha concluso con un riferimento alla cooperazione con le istituzioni europee: “Con il governo federale svizzero creeremo l’Accademia degli enti locali, che formerà i Comuni per le loro funzioni su finanza, diritto, urbanistica e questioni sociali. Inoltre stiamo lavorando con la UE per rafforzare le unità locali di integrazione europea, e quindi ogni comune si dovrà dotare di una unità speciale per facilitare la ammissibilità ai fondi comunitari di sviluppo e coesione”.



