La bagna cauda è una ricetta del Basso Piemonte a base di aglio e acciughe dissalate e deliscate messi a cuocere a fuoco lento in olio d’oliva nella sua tipica pentola chiamata dian, diventando una sorta di cremosa salsa da consumare poi in piccoli recipienti di terracotta chiamati fojòt con tanto di fiammella per tenerla calda.
Vi si intingono vari ti pi di verdura di stagione, come cardi gobbi, cavolfiore, topinambur, barbabietola, patate, verza – solo per citarne alcune. Un piatto tipico regionale che si usa nel periodo della vendemmia come pasto conviviale, che spesso vede la sua stagionalità partire dal Giorno dei Morti in poi. Una pietanza piuttosto impegnativa che si sposa bene con vini rossi corposi come la barbera, il nebbiolo, il barbaresco o il dolcetto.
A novembre si celebra anche il Bagna Cauda Day, che dal 2015 ha anche avanzato la candidatura come Patrimonio dell’Umanità all’UNESCO, che ha già riconosciuto altri valori culinari come la pizza e la dieta mediterranea – proprio come stiamo portando avanti noi il progetto di candidare la vera cucina di casa.



