LA VERITA’ SUI RIFIUTI A ROMA

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Al netto del fatto che i seguaci del Pd per mesi hanno commentato qui sotto che davo informazioni distorte perché ormai ero grillina

Cosa che davvero si commenta da sola (come se un’amante della verità come me potesse mentire per un’appartenenza politica che non ho mai avuto), voglio che i romani, ma in generale tutti, capiscano come stanno le cose sulla partita rifiuti.
Le montagne di spazzatura che avete visto negli ultimi mesi a Roma ai bordi di cassonetti e delle strade, soprattutto nelle periferie, erano dovute non alla incapacità di raccogliere rifiuti da parte di Ama (e dunque di Virginia Raggi) ma al fatto che la Regione Lazio, guarda caso proprio in prossimità delle elezioni, aveva chiuso (e non riaperto) discariche.
Perché deve essere chiaro a tutti che la responsabilità di fare discariche o termovalorizzatori, è squisitamente della Regione. Il sindaco poi decide dove aprirlo, in quale punto della città (e se sono dannose per la città, tipo Marino con Malagrotta).
La Raggi aveva detto non a Roma (nel caso di un nuovo impianto). Ma sotto elezioni si è trovata con montagne di rifiuti perché gli impianti erano stati chiusi contemporaneamente.
Un dispetto politico che si è ripercosso sui cittadini.
Anche io prima di fare questa esperienza in Campidoglio pensavo che la responsabilità dei rifiuti fosse solo del Comune e di Ama, poi ho capito che non era così. Le camionette dell’Ama non sapevano dove portare la spazzatura che dovevano raccogliere dalle strade e per giorni sono rimaste nei depositi con tutti i rifiuti dentro.
Tecnicamente quindi i cittadini non vedevano i camion dell’Ama, e quindi la colpa era del Comune, nella realtà la responsabilità non era di Ama.
Nessun sindaco, senza la complicità e la decisione della Regione sugli impianti, potrà risolvere il problema dei rifiuti a Roma.
Questo a futura memoria e per vostra maggiore capacità di leggere i fatti che accadono in città.

Federica Angeli