La violinista Anais Drago in concerto, venerdì 5 agosto

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Solitudo è il nome del nuovo album della violinista Anais Drago, pubblicato dalla Cam Jazz. Un disco in solo che sorprende per la pluralità di voci, un elogio alla solitudine che si nutre di bellezza.

Solitudo il titolo, solista lo strumento. Eppure, Anais, in questa nuova opera, sola non lo è mai veramente, neanche sul palco. Solitudo, infatti, è tutt’altro che un album e concerto monocolore, ma stupisce, invece, per la moltitudine di suoni e la ricchezza armonica e melodica.

Anais Drago estrae, una alla volta, tutte le infinite potenziali voci del violino, come a volerne esaurire il repertorio antico, inventando poi nuove e ardite conformazioni, persino aliene alle nostre orecchie. Grazie all’uso sapiente di effetti, loop station e sovraincisioni, le corde del violino (sia elettrico che acustico) si moltiplicano fino a raggiungere volumi orchestrali.

Il materiale musicale trae spunti da testi letterari, ricordi o riflessioni sulla vita contemporanea. Legati saldamente uno all’altro, per quanto diversi tra loro, i brani rivelano anche le numerosissime influenze musicali di Anais, la quale annovera nel suo background esperienza di studio ed esecuzione di musica classica e barocca, folk, world music, pop, progressive rock, fusion e infine il jazz.