“La Voce delle Donne nella Lotta contro la Violenza”

0
60

Recentemente, ho avuto l’onore di partecipare a un evento straordinario organizzato dal Comune di Valmontone, dedicato alla celebrazione della forza delle donne

La presenza della consigliera della regione Lazio, Eleonora Mattia, e dell’intera giunta ha reso la serata ancora più speciale, con un’accoglienza calorosa che ha messo tutti a proprio agio.

In qualità di psicologa, esperta in vittimologia e criminologia, ho potuto portare un contributo significativo alla discussione. Il mio intervento si è concentrato sull’analisi della violenza contro le donne, esaminando le radici storiche, antropologiche e letterarie di questo fenomeno. Ho sottolineato come la violenza di genere non sia solo un problema sociale, ma un tema profondamente radicato nella cultura e nella percezione collettiva del corpo femminile. Ho spronato tutti i presenti a riscoprire la sacralità del corpo della donna, un aspetto che spesso viene ignorato nella nostra società.

La sala di Palazzo Doria Pamphili era gremita, e l’atmosfera era carica di emozione e impegno. La presentazione del libro di Anna Silvia Angelini, “Legate da un sottile filo rosso”, è stata un’opportunità per discutere di un argomento delicato e attuale. Ho ascoltato le consigliere interpretare con passione alcuni brani del volume, e ogni intervento mi ha fatto riflettere sull’importanza di queste tematiche.

Il sindaco Veronica Bernabei ha aperto la serata con un ricordo toccante del giornalista Manuel Mancini, sottolineando quanto fosse vicino a questa causa. Anche l’assessore alle politiche sociali, Laura Mujic, ha condiviso spunti preziosi, parlando dei traumi non elaborati che spesso si celano dietro comportamenti violenti. È stato un momento di grande condivisione e comprensione.

Nel mio intervento, ho cercato di fornire una prospettiva psicologica su come la violenza possa manifestarsi e quali siano le dinamiche sottostanti. Ho messo in evidenza l’importanza di un approccio educativo e preventivo, che inizi fin dalla giovane età. La violenza non è solo un atto, ma un fenomeno complesso che affonda le radici in esperienze passate, traumi e modelli relazionali. È fondamentale educare le nuove generazioni a riconoscere i segnali di pericolo e a comprendere che l’amore deve basarsi sul rispetto reciproco, non sul controllo o la sopraffazione.

L’evento è stato magistralmente moderato da Monia Cupellini, mental coach, che ha saputo guidare la discussione con sensibilità e competenza, rendendo il confronto ancora più arricchente. Mentre ringraziavo Anna Silvia Angelini per il suo lavoro, non ho potuto fare a meno di pensare all’importanza educativa del suo libro.

La sua opera è parte di un progetto più ampio che mira a sostenere le vittime di violenza di genere e a sensibilizzare i giovani sul fatto che l’amore non deve mai essere sinonimo di controllo o abuso.

L’intervento finale della Consigliera Regione Lazio Eleonora Mattia ha lasciato un segno profondo in tutti noi, ribadendo l’importanza della prevenzione. Questo evento è stato per me non solo un momento di riflessione, ma un richiamo all’azione. Sono grata all’associazione Araba Fenice Libero Pensiero per il suo impegno instancabile nella diffusione della cultura e nella lotta per i diritti delle donne.

Insieme, possiamo fare la differenza e costruire un futuro in cui la violenza di genere non abbia più spazio.

Dr.ssa Klarida Rrapaj