“La World Organization of Ambassadors è nata per costruire la pace”

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Nel corso di una recente intervista, il Cancelliere Cav. Giuseppe Prete ha ribadito con fermezza la missione fondante della World Organization of Ambassadors (WOA): costruire la pace

La WOA è un’organizzazione non governativa impegnata nella diplomazia internazionale, operante in stretta sinergia con le diplomazie governative e private per progettare e realizzare interventi concreti mirati al raggiungimento di obiettivi di pace condivisi.

Uno degli obiettivi attuali della WOA è quello di espandersi in tutta Europa, con l’intento di essere presente in ogni Stato, per contribuire attivamente e in modo capillare alla costruzione della pace mondiale.

“L’attività della WOA – ha spiegato il Cav. Prete – non segue un programma rigido e prestabilito, ma si modella sulle crisi emergenti, intervenendo dove la presenza della nostra organizzazione è più necessaria.” Attualmente l’attenzione è concentrata sul conflitto Russia-Ucraina, una crisi che travalica i confini europei e rappresenta una minaccia per l’intera comunità internazionale. In questo contesto, la WOA sta monitorando con particolare attenzione i Paesi dell’ex Jugoslavia, ritenuti ad alto rischio a causa della crescente instabilità nell’area.

A testimonianza dell’impegno concreto, nel dicembre scorso, a Milano, il Cancelliere europeo della WOA ha organizzato un summit di pace a cui hanno partecipato personalità provenienti da ogni parte del mondo.

Prima di affrontare i rischi globali di un’escalation, il Cav. Prete ha ricordato che nel 2024, presso le Nazioni Unite, si è tenuta una votazione nella quale tutti gli Stati si sono espressi a favore di una cessazione immediata delle ostilità in Ucraina. Un appello rimasto purtroppo inascoltato: l’escalation russa è proseguita, con l’intensificarsi dei bombardamenti e le drammatiche deportazioni di minori. “Tutto questo – ha commentato Prete – evidenzia il rischio concreto che il conflitto si allarghi, coinvolgendo nuove nazioni. Basti pensare anche al fallimento dei negoziati tra Stati Uniti e Russia. Restano tuttora sconosciuti i contenuti degli eventuali accordi tra Russia e Cina, e un possibile intervento bellico cinese a fianco di Mosca non verrebbe accettato da nessun governo nel mondo.”

Il messaggio finale del Cancelliere è un appello alla vigilanza costante:

“La pace non si costruisce se non con i mattoni della costanza e della perseveranza. Non possiamo dare nulla per scontato, soprattutto oggi. Non possiamo illuderci che il conflitto si esaurisca da solo. Non bastano le sanzioni, né servono nuove armi. Il nodo centrale è politico e interno al Cremlino: serve coraggio per far cadere lo Zar, che da oltre vent’anni tiene in pugno l’intero apparato statale dell’ex Unione Sovietica.”

“Il nostro lavoro – ha concluso Prete – prosegue senza strumenti ufficiali, ma con determinazione, attraverso il coinvolgimento di altre organizzazioni e il dialogo con rappresentanti politici europei. Non ci fermeremo finché non sarà raggiunto il nostro obiettivo: la fine del conflitto, per il bene dell’umanità intera. Così come per Gaza, anche l’Ucraina merita un’attenzione continua e instancabile.”

cav. Giuseppe PRETE