L’ACQUACOLTURA A PESCA DI NUOVE OPPORTUNITÀ CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

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Partecipata conferenza istituzionale e scientifica promossa e organizzata da Confindustria Albania assieme al Dicastero per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Governo Rama e alla nostra Ambasciata in Tirana, oltre che con l’ausilio di prestigiosi sponsor associativi, categoriali e aziendali

Da sinistra, il dirigente ministeriale Enton Spaho, il dirigente dell’Ambasciata d’Italia Stefano Salmaso, il Presidente di Confindustria Albania Davide Rogai, il Viceministro Roland Kristo, la Direttrice Aics Stefania Vizzaccaro, il relatore Luca di Nicola

Oggi la sala Antigonea del Rogner hotel ha ospitato una importante sezione convegnistica mattutina sulle prospettive, in senso industriale, del settore ittico inteso nella sua duplice articolazione delle attività di pesca e di acquacoltura, inseparabili oramai da una visione integrata di sostenibilità, digitalizzazione e misurazione dell’impronta verde di una complessa filiera estesa dall’allevamento più o meno intensivo fino allo stoccaggio e agli imballaggi del prodotto da finalizzare al mercato interno piuttosto che alle esportazioni.

“Sono lieto di poter preordinare questo incontro di alto livello, che avviene poche settimane dopo il mio insediamento alla presidenza di Confindustria Albania – ha dichiarato in apertura il nuovo Presidente Davide Rogai subentrato al past President Sergio Fontana – La mia esperienza nel campo delle programmazioni informatiche, mi porta a evidenziare come anche settori in apparenza distanti siano sempre più toccati dal fenomeno della transizione digitale e dell’intelligenza artificiale, le cui implicazioni operative assumono rilievo per quanto riguarda il controllo della produzione, il monitoraggio della salubrità del prodotto in ogni fase della lavorazione e della commercializzazione, e la sua corretta conservazione grazie a innovative strategie di packaging e imballaggio. A conferma di come l’intelligenza artificiale non sottrae lavoro, ma lo riqualifica e lo riposiziona all’interno delle filiere. Ringrazio di cuore gli alti rappresentanti ministeriali, della nostra Ambasciata, delle imprese sponsor e partecipanti nonché il team di Confindustria Albania la cui proattività è una costante decisiva nelle relazioni interistituzionali”.

Da sx: il Presidente Rogai, il Viceministro Kristo, i relatori Di Nicola e Gianluca Coidessa (Confcooperative FVG) e la Direttrice Confindustria Albania Gerta Bilali 

“È molto significativo constatare un livello di partecipazione così qualificato – ha sottolineato il Viceministro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, onorevole Roland Kristo, in rappresentanza altresì del Ministro on. Anila Denaj – Il settore ittico è particolarmente centrale nei piani di crescita del più generale settore primario, poiché riassume connotati di valorizzazione territoriale, di presidio ambientale, di riconversione industriale e di sviluppo turistico, enogastronomico e commerciale in un mercato sempre più integrato con quello dell’Unione Europea, dove le già collaudate sinergie partenariali con l’Italia, le sue istituzioni e le sue imprese sono per noi e per i nostri operatori una forma di sostegno incrollabile e una opportunità irrinunciabile a maggior ragione nel cammino verso la UE che si rafforza quanto più si è in grado di condividere le migliori buone prassi organizzative, metodologiche e produttive”.

“Quella nel settore ittico è una partnership a tutto campo, anzi a tutto mare – ha puntualizzato a propria volta Stefano Salmaso, Direttore dell’ufficio Commerciale della nostra Ambasciata, in rappresentanza altresì dell’Ambasciatore Marco Alberti – L’Italia rappresenta il 30 per cento degli scambi commerciali globali dell’Albania con l’estero, e in ambiti come pesca e acquacoltura ciò si traduce non solo in maggiori possibilità di export, ma altresì nella capacità di costruire filiere unitarie per migliorare la qualità di prodotti e processi produttivi e per presidiare la sicurezza e la salubrità degli stessi tramite progetti di cooperazione che a oggi hanno conseguito risultati di merito significativi. La valorizzazione del mare che unisce e dell’acqua che genera vita, energia e biodiversità è una costante di iniziative di comune interesse che dai temi ittici abbracciani quelli della nautica, come testimoniato la settimana scorsa dalla tappa a Durazzo della nave museo Amerigo Vespucci e dall’accordo che qui il nostro Ministro della Difesa Guido Crosetto ha firmato con il proprio omologo albanese Pirro Vengu per la donazione della nave Libra”.

Un ruolo che, nelle sue implicazioni più strettamente umanitarie e sociali, viene adempiuto allo stesso tempo da Aics, l’agenzia per la cooperazione decentrata allo sviluppo dipendente dalla Farnesina e diretta da Stefania Vizzaccaro con competenza estesa alla macro regione dei Balcani occidentali: “La nostra missione di struttura è di assistenza tecnica ed economica, promuovendo le risorse imprenditoriali locali, mobilitando i fattori produttivi dei nostri due Paesi e attivando interventi e progettualità con un particolare riferimento alle zone rurali, di entroterra e con un più alto livello o rischio di marginalità sociale. Favorendo azioni di allineamento e inclusione, incentiviamo il conseguimento del cosiddetto acquis comunitario e degli standards UE con cui determinati prodotti o panieri di prodotti possono raggiungere nuovi mercati e creare così occasioni di reddito integrativo per i produttori”.

In senso orario, il Viceministro Roland Kristo e i relatori Claudio Brinati, Alfonso Raiola e Nicola Bianconcini 

La sezione convegnistica si è articolata pertanto in due momenti di confronto, ai cui microfoni sono alternati dirigenti aziendali, categoriali e tecnici: Enton Spaho e Gianluca Coidessa (oltre alla stessa direttrice Vizzaccaro), rispettivamente Direttore del dipartimento Pesca e acquacoltura del ministero albanese dell’agricoltura e Funzionario dell’ambito Pesca professionale all’interno di Confcooperative del Friuli Venezia Giulia, che hanno delineato gli strumenti ordinamentali, normativi e associativi con cui si svolgono le attività professionali in Albania, e le statistiche numeriche sugli ordini di grandezza delle stesse e sul loro peso specifico sul totale dell’economia reale dei relativi territori.

Il secondo confronto è entrato viceversa nell’alveo delle applicazioni e delle sperimentazioni concrete in termini di buone prassi, con le evidenze illustrate da Nicola Bianconcini (CEO di Kedos Srl) – relatore sulle tecniche di computer vision nel settore della pesca -, Luca di Nicola, manager di Beta Balkan team – autore di un contributo sulla tracciabilità di filiera con investimenti sulla modernizzazione dei centri di lavorazione e raccolta -, Alfonso Raiola, responsabile commerciale Duwo – intervenuto sul ruolo del packaging come fattore volto alla migliore integrale conservazione del prodotto ittico e al contrasto della dispersione di scarti e rifiuti – e da Claudio Brinati, biologo e agrotecnico soffermatosi sulla necessità di misure che, a fronte della saturazione delle attività di pesca, assicurino la sostenibilità ambientale degli investimenti in acquacoltura.

La giornata convegnistica si è avvalsa del supporto di una serie di prestigiosi e qualificati sponsors: Confcooperative Friuli Venezia Giulia, Albania Lab, Duwo, Beta Balkan team, Kedos.

Alla conferenza hanno partecipato rappresentanti aziendali, dei media, delle istituzioni cooperanti e dirigenti Confindustriali quali la Direttrice di Confindustria Albania Gerta Bilali e la consigliera Evis Karandrea.