Ovviamente a sentire i poteri forti e i loro leccaculo, o la propaganda di tv e giornali – roba che pure Putin se la sogna – il premier è più infallibile del Papa. Ma in realtà la maggioranza affidatagli da Mattarella è a un passo dall’implodere, per una evidente sottovalutazione dei problemi reali del Paese.
Solo così può spiegarsi la pretesa di aumentare la spesa militare mentre migliaia di famiglie e imprese non riescono a pagare la bolletta della luce. Tra la Nato che vuole le armi e i cittadini, Draghi ha fatto la sua scelta senza calcolare che non tutte le forze politiche sono ai suoi comodi.
Perciò il Presidente del Consiglio ieri sera se n’è andato a piangere sul Colle, sperando in un ennesimo salvataggio che stavolta difficilmente potrà arrivare. A questo punto, infatti, solo Draghi può salvare se stesso, rinviando ad altri tempi la spesa per gli armamenti, e soprattutto cominciando a rispettare se non lo schieramento più importante in Parlamento, almeno il volere popolare. Che tra le armi e l’economia da sostenere sa perfettamente da che parte stare. Gaetano Pedullà


