Il primo ministro del Paese balcanico rassicura nel senso di una netta smentita dei toni allarmistici utilizzati contro il progetto di legge di riforma fiscale annunciato dalla Ministra delegata Delina Ibrahimaj
L’Albania non modificherà il proprio programma nei confronti della facilitazione del piccolo business, e conserverà – unico Paese nella macroregione balcanica e in Europa – un ordinamento di assoluto favore, per tale categoria dimensionale di impresa e di lavoro autonomo, fino al 2029, con la conferma di un livello azzerato di imposizione sia diretta che indiretta.
Lo ha ribadito pubblicamente, altresì con un messaggio affidato ai social media, il Primo Ministro socialista Edi Rama, in risposta e replica a una serie di voci che con toni allarmistici lasciavano presagire la venuta meno del beneficio della detassazione per le attività economiche indipendenti di dimensione piccola e micro. Voci messe in circolazione dalle fazioni che si oppongono al progetto di legge della Ministra Delina Ibrahimaj per la riforma dell’imposizione diretta e l’introduzione di una modalità progressiva applicata ai redditi da lavoro autonomo con l’obiettivo di parificare gli stessi a quelli da lavoro subordinato, dopo avere reso deducibili tutta una serie di spese, familiari e aziendali, necessarie alla produzione del reddito stesso.
In verità, il progetto della Ministra Ibrahimaj è proteso a contrastare i fenomeni dell’evasione e dell’elusione fiscale, in quanto è stato stimato che alcune partite Iva professionali nascono al fine di sottrarre indebitamente a tassazione quote significative di redditi – redditi bene al di sopra della soglia del piccolo business – e per impedire che diverse transazioni di beni e di servizi siano assoggettate a Iva. Con conseguenze penalizzanti per lo Stato e per il finanziamento dei servizi da garantire ai cittadini in una fase in cui viceversa il Governo Rama è impegnato in una importante opera di integrazione degli investimenti pubblici per attivare la leva del moltiplicatore degli ingenti aiuti europei e internazionali indirizzati all’Albania.
La riforma del Premier Rama e della Ministra Ibrahimaj, pertanto, risponde a un quadro di indirizzo più articolato e complesso, con l’obiettivo di migliorare le condizioni del lavoro in generale, di inquadrare correttamente attività sorte soltanto per impedire la regolare assunzione di personale e di sottoporre a giusta tassazione capitali e redditi di un certo importo.
La proposta illustrata nel merito dalla Ministra Ibrahimaj, recependo peraltro alcune indicazioni della banca mondiale, si completa con un percorso volto a rendere deducibili costi e voci di spesa sostenuti da famiglie e imprese, affinché in maniera progressiva sia soggetto a imposizione diretta il solo reddito netto.
Altro capitolo rimane quello dell’auto impiego, che continuerà a godere delle soglie di azzeramento dell’IVA e delle imposte sugli utili fino al 2029, poiché il micro e piccolo business viene considerato dal governo Rama una risorsa funzionale altresì allo sviluppo delle start-up.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI




