L’ALBANIA REPLICA AL FMI: NESSUN AUMENTO DI TASSE NEL 2026

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Il dicastero diretto dal ministro Petrit Malaj ha ribadito al Fondo monetario inerente che, in riferimento all’esercizio annuale entrante, non vi saranno aumenti alle aliquote, in coerenza con l’impegno programmatico elettorale a garantire alla comunità dei contribuenti e degli investitori la certezza del diritto tributario fino al 2029

(Fonte: Scan TV) Il FMI, nel quadro delle proprie consultazioni con i Paesi emergenti e in transizione, ha raccomandato la rimozione delle esenzioni fiscali e degli incentivi per le imprese e per i lavoratori. Il Ministero delle Finanze della Repubblica d’Albania, in replica a ciò, ha confermato che non saranno apportate modifiche alle tasse e al regime delle aliquote d’imposta per il 2026. Ciò al fine di non scoraggiare le iniziative aziendali diffuse e di non penalizzare il lavoro autonomo che ha pianificato le proprie attività pluriennali in conformità alle agevolazioni, del tutto ragionevoli, che erano state introdotte per fare fronte alle conseguenze degli shock pandemici ed energetici.

Nella conferenza stampa congiunta del Fondo monetario internazionale, del Ministero delle finanze e della Banca d’Albania, il FMI ha sottolineato che le esenzioni fiscali dovrebbero essere eliminate.

“Il pacchetto fiscale per il 2026 non prevede rincari né modifiche fiscali. Le aliquote saranno riviste lungo un periodo di due anni, e se sarà necessario cambiarle, per allinearsi ai requisiti dell’Unione Europea, ciò avverrà al termine del processo di adesione”, hanno ribadito dal Dicastero albanese.

I rappresentanti del Governo Rama 4 hanno inoltre difeso l’impostazione alla base del progetto di Pace fiscale, intesa come strumento volto a fare emergere in maniera strutturale la base imponibile e assicurare risorse addizionali proprio a favore del riequilibrio e dell’equità sociale.

A favore delle politiche economiche pubbliche ministeriali è poi intervenuto il Governatore della Banca d’Albania Gent Sejko, il quale ha evidenziato che “il consolidamento fiscale ha prodotto effetti benefici sulla riduzione del deficit di bilancio e sul l’ammortamento del debito pubblico”.

Nella foto di apertura, da sinistra, il Governatore Gent Sejko, il Ministro Petrit Malaj e il Viceministro Endrit Yzeiraj 

AZ