La partenza unica della World Para Swimming Open Water Cup 2025 (sabato alle ore 10:00; è stata posticipata di un’ora) rappresenta il culmine di un appuntamento imperdibile, figlio del decennio di sperimentazione evoluta che l’Associazione paralimpica sassarese Progetto AlbatroSS ha intrapreso. Il tentativo mira a creare un impianto articolato dove tanti fattori si mescolano armonicamente nel nome del benessere personale dell’atleta con disabilità.
Un percorso virtuoso che colpisce la sensibilità degli enti locali che puntualmente sposano l’intento degli organizzatori di accompagnare comodamente in spiaggia i campioni che hanno dato vita alle tre edizioni di Coppa del Mondo made in Sardinia. E quando si lambiscono senza sforzi eccessivi le ipnotiche sponde, de La Cinta prima, e del Lido San Giovanni ora, i partecipanti capiscono concretamente che si lavora non solo per loro, ma per rendere sempre meno tortuoso il traguardo versò la libertà di movimento.
Lo sbarco dei campioni nella Riviera del Corallo non è un caso perché la città catalana si sta rimboccando le maniche, grazie anche ai finanziamenti regionali, per eliminare ostacoli di ogni tipo e rendere totalmente appetibile anche al turista sportivo paralimpico una delle mete più ambite del Mediterraneo e non solo.
E nel convegno di giovedì dedicato al Turismo Sportivo Accessibile con gli interventi mirati e consapevoli di esperti del settore, ma anche di rappresentanti provenienti dal mondo politico e dell’associazionismo, si è capito come Alghero non si perderà una virgola sulle regole da intraprendere per rivoltare come un calzino qualsiasi angolo del centro abitato che si porti dietro negli anni scomode asperità.
Ma come ha sottolineato in conferenza stampa Danilo Russu, nella duplice veste di membro dell’Associazione AlbatroSS e presidente FIN Sardegna, gli atleti si sono accorti, eccome, dei miglioramenti; e in una località dove la natura contribuisce a rendere tutto più bello, si presume che qualcuno di loro ritornerà in quei luoghi anche in versione “privata”.


