Se queste cose non avvengono, abbiamo gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione. Se non lo si fa, faremo il nostro mestiere. Siamo pronti a fare degli accordi, se necessario, su fisco, contratti, superamento della precarietà, politiche industriali.
“Non è che ci possiamo scegliere i governi – ha detto – noi facciamo i conti con il presidente del consiglio e i ministri che ci sono. Tutti hanno cominciato a fare la campagna elettorale e sanno che tra un pochino devono andare a votare per chiedere conto. Dico debbono sapere che, se vogliono recuperare un consenso, devono rispondere ai temi e ai problemi che poniamo”.



