Cgil in piazza a un anno dall’assalto alla sede nazionale di corso d’Italia (9 ottobre 2021). “Italia, Europa, ascoltate il lavoro”: è questo il tema dell’iniziativa che ha l’obiettivo di rimettere l’occupazione al centro dell’agenda del Paese
“Non siamo qui contro qualcuno ma perché venga ascoltato il lavoro”, con l’obiettivo di “riformare il Paese per rimettere al centro il lavoro, i diritti e la giustizia sociale”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione rimarcando che è stata decisa prima dell’esito elettorale.
“Non abbiamo bisogno di uomini soli al comando. Abbiamo già pagato pesantemente in questi anni, sia per quelli che dicevano di essere di destra che di sinistra e poi facevano le stesse politiche. Bisogna trovare tutti insieme le soluzioni. In questi anni i governi e le opposizioni non hanno ascoltato le lavoratrici e i lavoratori, con scelte che sono andate nella direzione opposta. La condizione è peggiorata”, aggiunge.
“L’aumento del costo dell’energia è frutto sia della guerra che della speculazione. Chiediamo che gli extraprofitti non rimangano nelle tasche delle imprese, devono tornare nelle tasche di lavoratori e pensionati”.
“Sono preoccupato: quello delle bollette è un problema molto serio, quando si arriva al punto che le imprese sono rischio chiusura e le persone non pagano le bollette. Io penso che serva un intervento straordinario per non lasciare le persone da sole. Quelli che non sono andati a votare sono quelli che stanno peggio: questa situazione rischia di essere esplosiva sul piano sociale e servono risposte concrete. Non staremo a guardare“.

