La Direttrice generale dell’Agenzia governativa AIDA è al lavoro per ampliare l’area delle collaborazioni e delle partnership volte a potenziare la capacità calamitante dell’ecosistema del Paese delle Aquile, sulla scorta di un 2024 contrassegnato da un livello record conseguito sia nei flussi che negli stock dei valori espressi dalla platea degli investitori esteri diretti
È in tale contesto che trova la propria collocazione il protocollo d’intesa che la dottoressa Saro ha siglato con la dirigente di categoria Arjodita Mustali (entrambe nella foto sopra), Presidente dell’Associazione che riunisce i cosiddetti “Business services leaders”, vale a dire i professionisti riconosciuti come i più qualificati negli ambiti dei servizi e delle esternalizzazioni di attività a elevato valore aggiunto finalizzate ad affiancare in maniera specialistica l’oggetto sociale produttivo o manifatturiero degli investitori che scelgono il territorio albanese.
Laura Saro, direttrice agenzia Aida
Questo memorandum – spiegano le due dirigenti – mira a migliorare il clima imprenditoriale del complessivo ecosistema nazionale, agendo sul versante dell’organizzazione di attività educative, così come sulla promozione di tavoli comuni di apprendimento e approfondimento dedicati alle sfide e alle opportunità settoriali, senza naturalmente dimenticare la promozione di un clima di dialogo collaborativo fra soggetti locali e internazionali, in un quadro di crescente consapevolezza del potenziale rivestito dal segmento dei servizi alle Imprese attive nelle diverse merceologie.
“Attraverso questo accordo, l’agenzia Aida e l’associazione dei business services leaders si impegnano, nel quadro delle rispettive competenze, a sostenere lo sviluppo di settori strategici come Business process outsourcing, information technology outsourcing, shared services centers (centri di servizi condivisi) e ricerca & sviluppo, promuovendo l’Albania come destinazione attraente per gli investimenti industriali. L’erogazione di servizi sempre più qualificati accresce infatti la capacità produttiva della manifattura, la sua inclusività e resilienza agli shock esterni, mettendo l’imprenditore nella migliore condizione di dedicare la totalità delle proprie energie all’oggetto sociale dell’azienda di cui è titolare, massimizzando i ritorni nella produzione e nella generazione di occupazione e valore aggiunto”, ha concluso l’onorevole Saro.
