Nei primi tre mesi dell’anno sono state 189 le vittime sul lavoro, nel 2021 i morti hanno superato quota mille.
E’ una strage silenziosa, che si consuma quotidianamente e che va fermata con ogni mezzo, anche a costo di fare l’impossibile.
L’obiettivo zero morti sul lavoro, auspicato dal presidente della Repubblica Sergio Matterella nel giorno del giuramento davanti alle Camere in occasione della sua rielezione a Capo dello Stato, può e deve essere raggiunto.
Oggi celebriamo la giornata internazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro e quella in memoria delle vittime dell’amianto. E’ un giorno di riflessione, che deve spronarci a individuare soluzioni e a smetterla di ripetere gli errori del passato. E’ un giorno che dedico ai familiari degli operai, dei tirocinanti, dei medici, degli infermieri, dei poliziotti e di tutti coloro che uscendo di casa la mattina non hanno più fatto rientro alla sera, perché hanno perso la vita mentre lavoravano. E’ un giorno che dedico a chi lotta contro un male incurabile contratto sul lavoro, a causa dell’esposizione quotidiana a veleni o ad agenti tossici per non aver adottato le dovute precauzioni.
Il MoVimento 5 Stelle si batte e spende con forza per la tutela del lavoro e i diritti dei lavoratori.
Una Procura nazionale del Lavoro consentirebbe, infatti, al Paese processi più rapidi ed efficaci, facendo fronte a una richiesta di giustizia che non sempre la magistratura ordinaria riesce a soddisfare e sconfiggendo quel senso di impunità che incide negativamente sulla stessa attività di prevenzione.
Di Iunio Valerio Romano



